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La Patata di Bologna dop cambia immagine

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Redazione

La Patata di Bologna dop, nella versione della varietà Primura, cambia veste.

Lo fa a seguito di un percorso condiviso con i propri consumatori. Dal mese di ottobre fa il suo esordio nei supermercati la nuova immagine distintiva a partire dal packaging presente negli scaffali delle principali insegne della grande distribuzione. L’obiettivo è supportare il prodotto nella sua distintività di varietà unica nel panorama pataticolo nazionale.

Nell’ottica di comprendere il vissuto e la percezione del prodotto, il Consorzio di tutela patata di Bologna dop ha realizzato un’indagine rivolta a 240 responsabili acquisto del nucleo familiare e consumatori. Con essa il Consorzio ha voluto testare la coerenza del visual e dei messaggi della nuova comunicazione direttamente con i propri acquirenti, prima e dopo l’utilizzo domestico del prodotto. I consumatori infatti prima sono stati intervistati in relazione alle loro abitudini di acquisto e consumo, dopodiché è stata consegnata loro una confezione di Patata di Bologna dop con libertà di preparazione.

Decisamente interessanti le risposte del panel. La versatilità di utilizzo è stata confermata dalle modalità di preparazione utilizzate: i 240 consumatori hanno cucinato la Patata di Bologna dop al forno, lessa, fritta, come ingrediente del purè e nella preparazione di gnocchi (ricetta da sempre molto adatta per la varietà Primura). A seguito dell’assaggio, il 95% degli intervistati ha riconosciuto al prodotto una Consistenza perfetta e un Sapore particolarmente delicato, confermando due attributi tipici della Primura dop.

In merito alla nuova identità grafica, il Consorzio ha scelto di utilizzare colori più caldi, legati alla tradizione e un trattamento fotografico di qualità volto a supportare il posizionamento di prodotto. Le risposte del panel hanno evidenziato una forte coerenza del nuovo visual con il vissuto legato al consumo. In particolare, la nuova immagine veicola agli intervistati attributi di naturalità, qualità e tradizione, caratteristiche fondamentali nel percorso di eccellenza che il consorzio porta avanti attraverso la certificazione dop.

Proprio il ruolo di garanzia assicurato dal consorzio è l’elemento centrale evidenziato dagli intervistati: la certificazione dop e il progetto di tracciabilità “Coltivatori di valori”, che consente al consumatore, attraverso la scansione di un QR code posizionato ora sul fronte della confezione, di scoprire l’ubicazione e la storia dell’azienda agricola che ha coltivato le patate di quel sacchetto, sono pilastri fondamentali di questo percorso.

Il prodotto, nella nuova veste grafica, sarà disponibile dal mese di ottobre nei supermercati di tutta Italia. Anche nelle collaborazioni con le private label dei distributori verranno riportati i messaggi fondamentali riconosciuti dal consumatore: “Consistenza perfetta” e “Sapore delicato” della varietà unica Primura, il progetto “Coltivatori di valori” e la garanzia del Consorzio di tutela e della certificazione dop.


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