La Doria: il CdA approva i risultati al 31 dicembre 2020
La Doria: il CdA approva i risultati al 31 dicembre 2020
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Risultati 2020 di La Doria in forte miglioramento rispetto al 2019 e di molto superiori alle previsioni.
Con il nuovo Piano industriale 2021-2023, rivisti al rialzo i target economici e di business rispetto al piano precedente.
Ricavi consolidati a 848.1 milioni di euro, +18.2% a/a.; Ebitda a 83.1 milioni, +48.4% a/a.; utile netto a 56.7 milioni, di cui 4.9 milioni derivanti in gran parte dal riallineamento dei valori fiscali ex DL 104/2020. Utile netto a 51. 8 milioni (+ 160.3% a/a) senza considerare gli effetti del riallineamento. Proposto dividendo di 50 centesimi di euro per azione, in sensibile crescita rispetto all’anno precedente. Alla luce dei risultati conseguiti nel 2020, che superano ampiamente quanto già previsto nel target del 2022 del precedente Piano 2020-2022, il consiglio ha approvato il nuovo Piano strategico triennale che si pone l’obiettivo di rafforzare la leadership internazionale del Gruppo La Doria nel mercato delle private labels puntando a target ancora più sfidanti.
Fin dall’inizio della propagazione del Covid 19, la priorità del Gruppo La Doria è stata la sicurezza della propria forza lavoro e la capacità di garantire l’approvvigionamento dei mercati con i propri prodotti in un momento particolarmente difficile per l’Italia e per il mondo intero, in cui i consumi alimentari delle famiglie sono cresciuti sensibilmente e le vendite al dettaglio di alimenti confezionati hanno registrato un incremento a doppia cifra, anche per effetto della chiusura del canale horeca imposto per diversi mesi in vari Paesi. Al fine di ridurre il rischio di contagio per i propri dipendenti e garantire al contempo la continuità delle attività aziendali, la società ha emanato specifiche disposizioni ed implementato tutte le misure di sicurezza sanitarie in ottemperanza ai provvedimenti del Governo centrale e a quelli delle regioni in cui sono presenti gli stabilimenti produttivi. Analoghe misure sono state adottate anche per le società controllate.
Nel 2020 è stata completata l’esecuzione del Piano di investimenti che ha messo in campo risorse finanziarie complessive per 138 milioni di euro con l’obiettivo di far crescere La Doria nelle categorie di prodotto a più alto valore aggiunto, con tassi di crescita di mercato più significativi e livelli di marginalità più elevati, rendendolo allo stesso tempo sempre più competitivo nei costi attraverso lo sfruttamento delle economie di scala e il miglioramento dell’efficienza produttiva e logistica. In linea con gli obiettivi del Piano, le risorse sono state destinate principalmente all’aumento della capacità produttiva nell’area sughi pronti al fine di far fronte alla crescente domanda di tale articolo da parte dei clienti e nell’“area scatolificio” per la produzione interna di contenitori metallici, a supporto dello sviluppo commerciale anche nelle categorie dei derivati del pomodoro e dei legumi.
I principali dati patrimoniali-finanziari a livello consolidato: debiti finanziari netti che si attestano a 140.2 milioni dieEuro, in diminuzione rispetto ai 148.8 milioni registrati al 31 dicembre 2019; il patrimonio netto ammonta a 291.5 milioni, in incremento rispetto ai 253.6 milioni al 31dicembre 2019; il rapporto Debt/Ebitda che passa da 2.65x a 1.69x.
Il gruppo si pone l’obiettivo di rafforzare la leadership internazionale nel mercato delle private labels, forte di un modello di business che negli anni si è dimostrato vincente e resiliente e che rappresenta una solida base per l’ulteriore futuro sviluppo. Obiettivi economico-finanziari Il Piano prevede di realizzare nel 2023 un fatturato consolidato di 830.6 milioni di euro, in calo rispetto al 2020 (anno che ha fortemente beneficiato dei picchi di domanda legati agli effetti della pandemia), ma in crescita rispetto al biennio 2021-2022 (e in crescita di 113 milioni di Euro rispetto al 2019, con un incremento medio annuo percentuale del 3.7%); un Ebitda di 95.2 milioni, in aumento di 12.1 milioni rispetto agli 83.1 milioni di fine 2020, con un incremento medio annuo di circa il 5% (+39.2 milioni rispetto al 2019, pari ad un incremento medio annuo percentuale del 14.2%). L’utile netto è stimato nell’arco piano a 54.2 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’utile netto 2020, ma in aumento di 2.4 milioni, pari ad un incremento medio annuo percentuale dell’ 1,5% se confrontato con l’utile netto 2020 normalizzato dall’effetto dei benefici derivanti in gran parte dal riallineamento dei valori fiscali ai valori IAS, ai sensi del DL 104/2020, pari a 51.8 milioni (+ 34,3 milioni rispetto al 2019, pari ad un incremento medio annuo percentuale del 28,4%). L’indebitamento finanziario netto a fine 2023 è stimato a 26.2 milioni di euro, in forte riduzione rispetto ai 140.2 milioni a fine 2020.
Il Piano Industriale si declina nei seguenti obiettivi strategici, in continuità con il piano precedente: crescita nelle categorie di prodotti a più alto valore aggiunto e marginalità, con particolare attenzione al segmento premium, bio e healthy; crescita sostenibile e responsabile; consolidamento nei mercati storici; internazionalizzazione: in nuove aree che per dimensione e/o tassi di crescita presentano interessanti potenzialità di sviluppo; efficienza continuando ad essere competitivi nei costi attraverso l'aumento dei volumi e lo sfruttamento delle economie di scala, elevati livelli di efficienza industriale e logistica, organizzativa e operativa.
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