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La dispensa degli italiani: la ricerca di convenienza cambia le abitudini
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La dispensa degli italiani: la ricerca di convenienza cambia le abitudini
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Il comparto dell’alimentare registra delle flessioni pari allo 0,3%: è questa la tendenza registrata nel settore degli alimentari confezionati rilevata da una recente ricerca di SymphonyIRI per TUTTOFOOD, il salone dell’agroalimentare in programma a Fieramilano dal 19 al 22 maggio prossimi. Secondo i dati elaborati dallo studio, emerge, infatti, che nel 2012 il food confezionato ha registrato per la prima volta una flessione media in termini di volume rispetto al 2011. Tengono i trend a valore soprattutto per il contributo dell’inflazione immessa nel comparto.
Quelle che sembrano sfumature, in un periodo come questo, fortemente condizionato dalla crisi dei consumi, diventano segnali importanti, che indicano come l’italiano è sempre più attento a scegliere cosa mettere in tavola e si orienta sempre di più a logiche “ponderate” di risparmio acquistando i prodotti della grande distribuzione soggetti a promozioni e offerte e, in generale, riempiendo il carrello con scrupolo.
A testimoniare il fatto che sia la consapevolezza della scelta, e non una generica “sforbiciata” al carrello della spesa del 2012, sono i dati di settore: infatti, a fronte di una generica stabilità in termini di volumi dei settori Lattiero Caseario (-0,4% in termini di volume, +1,3% in termini di valore) e dei Surgelati (-0,7%), la “dieta” si fa maggiormente sentire nell’ambito del Dolciario (quasi un punto percentuale in meno), nei Salumi (-1,1% in termini di volume, +2,4% in termini di valore) e nel comparto della Carne (-2,1% in termini di volume, contro un +2,4% di valore), tuttavia colpisce in questo contesto il piccolo “boom” del biologico, che vede i volumi di vendita crescere del 5,6%, a fronte di una crescita di valore del 7,5%.
Quelle che sembrano sfumature, in un periodo come questo, fortemente condizionato dalla crisi dei consumi, diventano segnali importanti, che indicano come l’italiano è sempre più attento a scegliere cosa mettere in tavola e si orienta sempre di più a logiche “ponderate” di risparmio acquistando i prodotti della grande distribuzione soggetti a promozioni e offerte e, in generale, riempiendo il carrello con scrupolo.
A testimoniare il fatto che sia la consapevolezza della scelta, e non una generica “sforbiciata” al carrello della spesa del 2012, sono i dati di settore: infatti, a fronte di una generica stabilità in termini di volumi dei settori Lattiero Caseario (-0,4% in termini di volume, +1,3% in termini di valore) e dei Surgelati (-0,7%), la “dieta” si fa maggiormente sentire nell’ambito del Dolciario (quasi un punto percentuale in meno), nei Salumi (-1,1% in termini di volume, +2,4% in termini di valore) e nel comparto della Carne (-2,1% in termini di volume, contro un +2,4% di valore), tuttavia colpisce in questo contesto il piccolo “boom” del biologico, che vede i volumi di vendita crescere del 5,6%, a fronte di una crescita di valore del 7,5%.
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