Kiabi apre le porte all’affiliazione commerciale in Italia
Kiabi apre le porte all’affiliazione commerciale in Italia
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Dopo anni di esperienza nella gestione di punti vendita diretti, Kiabi intende continuare l’importante sviluppo di una rete di punti vendita mono-brand.
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Il marchio di moda a piccoli prezzi per tutta la famiglia apre le porte all’affiliazione commerciale con gestione dello stock in conto vendita, investendo in questo modello di business. L'espansione dei negozi sarà focalizzata su posizioni strategiche nei capoluoghi di provincia, preferibilmente situate in un centro commerciale primario, con aree di vendita di almeno 1.000 m2. Il Piano di sviluppo dovrà portare all’apertura di 15 negozi affiliati nei prossimi 3 anni. Il modello di affiliazione commerciale è stato lanciato anche in Spagna, in Belgio ed è in atto un’accelerazione del piano di sviluppo per il Portogallo.
La cross-canalità è uno dei punti a favore del brand. La sinergia di store “fisici” e dell’e-commerce è vincente, tanto che oggi il marchio vanta su Kiabi.com più di 200 milioni di visite all’anno.
È stata posta inoltre maggiore attenzione allo smaltimento e al riciclo tessile, problema mondiale di enorme impatto, puntando al progetto della Seconda Mano. Kiabi Francia ha dato il via a 2 laboratori di personalizzazione per adattare, prolungare la vita dei capi presso gli store di Cormontreuil e Merignac; ha inoltre lanciato 6 corner dell’usato nei negozi stessi.
Kiabi si pone grandi obiettivi per ridurre il suo impatto sull’ambiente. Entro il 2025 le collezioni saranno al 100% eco-sostenibili e il modello economico circolare. L’azienda sostiene l’economia circolare e sposta l’attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti, trasformando i “rifiuti” in risorse; il fine è quello di raggiungere il 100% di materiali sostenibili utilizzati per la produzione di indumenti e accessori tessili. È in corso anche un focus sull’organizzazione logistica e di trasporto per ridurre l’impronta di carbonio sull’ambiente. Il 22% degli acquisti sul 2020 è avvenuto con materiali più sostenibili. Sono stati prodotti 1 milione di piumini/cappotti in poliestere riciclato a partire da bottiglie di plastica usate, 2.5 milioni di pantaloni denim trattati con il metodo eco-wash.
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