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Industria cosmetica e preconsuntivi 2021: crescono il fatturato globale e l’export

Industria cosmetica e preconsuntivi 2021: crescono il fatturato globale e l’export
Industria cosmetica e preconsuntivi 2021: crescono il fatturato globale e l’export

Industria cosmetica e preconsuntivi 2021: crescono il fatturato globale e l’export

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Redazione

I dati rilevati dall’Indagine congiunturale, presentata dal Centro Studi di Cosmetica Italia, delineano una netta ripresa del settore che interessa trasversalmente tutti i canali.

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Secondo i dati preconsuntivi 2021, infatti, il fatturato globale del settore cosmetico è pari a 11,7 miliardi di euro, con una crescita del +10,2% rispetto al 2020. Bene anche le esportazioni, che registrano un +13% rispetto al 2020, toccando un valore di 4,7 miliardi di euro.

Entrando nel dettaglio delle rilevazioni, vanno evidenziate diverse variabili che hanno influenzato le analisi del Centro Studi di Cosmetica Italia; accanto alle citate catene di approvvigionamento e alle rimodulazioni legate alla pandemia, incidono infatti sugli scenari dei prossimi mesi la situazione geopolitica, i rincari dei costi energetici, delle materie prime e dei servizi logistici.

L’andamento dei singoli canali distributivi fa emergere chiaramente un loro riposizionamento, legato alla formulazione e allo sviluppo di un nuovo modello di business in risposta all’emergenza sanitaria.

I canali professionali, acconciatura (+22,1%) ed estetica (+28%) chiudono il 2021 con una crescita notevole e un valore rispettivo di 554 e di 215 milioni di euro; un incremento prevedibile nel contesto di un confronto diretto con un 2020 difficile, anche a causa delle chiusure.

L’e-commerce rientra tra i canali che evidenziano trend marcatamente positivi e registra un aumento pari al +23,2%, confermandosi – con un valore di 870 milioni di euro – come una scelta ormai irrinunciabile nelle mutate abitudini dei consumatori.

La profumeria, pur condizionata da nuove modalità di acquisto che hanno spostato i consumi anche verso altri canali, raggiunge un +22,6%, posizionandosi, con un valore di oltre 1.880 milioni di euro, al secondo posto – accanto alla farmacia – per vendite di cosmetici in Italia.

Segnali di ripresa arrivano dall’erboristeria, con un +13,8% e un valore di 370 milioni di euro, che lascia emergere al suo interno andamenti diversi tra monomarca e punti vendita tradizionali.

La farmacia, che rispetto agli altri canali ha sempre contenuto i cali, chiude il 2021 con un trend pari a +2% per un valore di 1.846 milioni di euro a fine esercizio.

La stessa crescita (+2%) viene registrata dalle vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) che, diversamente dagli altri canali che negli scorsi anni hanno subito forti contrazioni, non mostrano una decisa ripresa e si attestano a 345 milioni di euro.

La grande distribuzione conosce invece un rialzo pari a 1 punto percentuale, segnalando un andamento costante negli ultimi esercizi e pressoché indifferente agli effetti della pandemia (4.500 milioni di euro).

Infine, il fatturato del contoterzismo registra un +8%, sicuramente influenzato dalla ripresa dei mercati internazionali (prossimo ai 2 miliardi di euro).

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