Entrando nel 2024 il settore della vendita al dettaglio tira un sospiro di cauto ottimismo dopo gli ultimi anni di sconvolgimenti. I consumatori si aspettano che i brand soddisfino le proprie esigenze indipendentemente da dove, quando o come fanno acquisti, e si aspettano esperienze perfettamente integrate su più punti di contatto (online e offline).

In questo contesto, Packlink, la piattaforma specializzata in soluzioni logistiche, ha lanciato un nuovo report intitolato "The Ecommerce Delivery Benchmark Report 2024", che analizza il cambio dei consumi e dei canali utilizzati dai consumatori.

Nonostante il boom dell’e-commerce e il consolidamento dello shopping online, ciò non ha significato la fine dello shopping nei negozi tradizionali, ma piuttosto che entrambi si completano a vicenda per adattarsi alle preferenze dei consumatori. Anzi: le vendite online che coinvolgono l'interazione del cliente con un negozio fisico ammontano a 19 miliardi di euro, corrispondente a una percentuale del 43%.

Il 37% degli italiani cerca prodotti online ma effettua l’acquisto in negozio ed il 28% degli italiani compra quasi prevalentemente in negozio e solo ogni tanto online, percentuale più alta in Europa.

Questi risultati rafforzano l’importanza del commercio omnicanale, che soddisfa meglio le aspettative e le esigenze dei consumatori. Ciò comporta, ad esempio, scoprire prodotti online e acquistarli in negozio, oppure ordinare online ma restituirli in negozio.

Il 76% degli italiani combina acquisti in entrambi i canali, il che colloca il nostro Paese come la seconda percentuale più alta in Europa assieme alla Spagna, dietro solo al Regno Unito.

Le categorie in cui gli italiani comprano di più online sono elettronica (54%) e giocattoli (50%). Al contrario, per casa, fai da te e giardinaggio preferiscono acquistare in negozio (rispettivamente 60% e 62%).