Chiari e scuri nel 2010 per gli spirits in grande distribuzione. Il mercato delle acqueviti e dei liquori che passa in questo canale ha infatto conosciuto nel 2010 una perdita in valore quasi del 2%. E' vero però che mentre alcuni prodotti sono andati indietro, altri hanno al contrario visto aumentare il proprio fatturato.

La grappa, distillato italiano per eccellenza, ha accusato invece un calo nelle vendite. Questo quanto risulta dai dati elaborati da Forum Aquavitae, centro di ricerca internazionale sugli spirits. Il 54% del mercato è costituito dai cosiddetti "Puri" (-3% di vendite nel 2010), i prodotti che si bevono da soli: tra loro la grappa, il whisky, il cognac, il brandy e gli amari.

I prodotti da miscelazione, i cosiddetti "Mix" come vodka bianca, rum, tequila e cachaça, hanno una quota di circa il 15% e sono gli unici ad avere registrato un aumento di vendite (+1,9% nel 2010). Il restante 30% è detenuto da altri prodotti come le creme, le vodke aromatizzate, i prodotti a base di liquirizia e di frutta in generale: questo segmento ha registrato una regressione nelle vendite (-1,4% nel 2010).