Ikea 'salva' Electrolux
Ikea 'salva' Electrolux
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Come riportato dal “Corriere” di venerdì scorso, Electrolux ha disposto il ritorno al lavoro di tutti i 1. 00 addetti dello stabilimento trevigiano dalla cassa integrazione in cui erano finiti quattro mesi fa, allo scopo di affrontare a pieni ranghi il surplus produttivo richiesto da alcuni grandi clienti, a cominciare da Ikea. Da giovedì e fino al 28 settembre tutti i dipendenti del colosso del freddo non lavorano più sei ore al giorno con l’aggiunta di due di cassa integrazione, bensì di nuovo otto ore.
In sostanza è stato ripristinato l’orario precedente all’accordo ministeriale firmato in seguito al referendum che nel marzo scorso, pur con la contrarietà della maggioranza dei votanti a Susegana, aveva sancito il ricorso all’ammortizzatore sociale nelle quattro fabbriche italiane del gruppo, interessate complessivamente da oltre 800 esuberi (334 nel polo trevigiano, dove finora sono circa 70 i dipendenti che hanno chiesto e ottenuto l’incentivo all’uscita).
In sostanza è stato ripristinato l’orario precedente all’accordo ministeriale firmato in seguito al referendum che nel marzo scorso, pur con la contrarietà della maggioranza dei votanti a Susegana, aveva sancito il ricorso all’ammortizzatore sociale nelle quattro fabbriche italiane del gruppo, interessate complessivamente da oltre 800 esuberi (334 nel polo trevigiano, dove finora sono circa 70 i dipendenti che hanno chiesto e ottenuto l’incentivo all’uscita).
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