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Gruppo Germinal: un polo del bio al servizio della sostenibilità

Gruppo Germinal: un polo del bio al servizio della sostenibilità
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Gruppo Germinal: un polo del bio al servizio della sostenibilità

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Redazione

Il Gruppo Germinal di Castelfranco Veneto, specializzato in prodotti alimentari biologici, funzionali e salutistici si lascia alle spalle un 2021 fatto di sfide e di altrettante soddisfazioni: prima il cambio di denominazione giuridica della sua capogruppo Mangiarsano in Società Benefit, poi la certificazione B-Corp e, infine, l’acquisizione del pastificio biologico AstraBIO.

Senza contare i numerosi lanci di prodotto che ogni anno fanno di Germinal Bio una realtà dinamica e sempre al passo con le tendenze healthy dell’alimentare.

Anche il 2022 inizia nel segno di una sostenibilità che guarda al benessere della società e del pianeta.

Continuano gli investimenti di Germinal Bio per trovare alternative di packaging che prevedano una riduzione progressiva della plastica. Oltre all’utilizzo di confezioni solo 100% riciclabili, dal 2019, i sacchetti interni di molti prodotti sono stati sostituiti da un materiale biodegradabile e compostabile, certificato ‘Ok Compost’ secondo la norma europea Uni En 13432. Anche i packaging secondari in flowpack sono stati in gran parte rimpiazzati con astucci in carta. Queste scelte hanno permesso, dall’inizio del progetto ad oggi, una riduzione del consumo di oltre 45 tonnellate di plastica, di cui 20 solo nell’ultimo biennio. Per Germinal, anche la scelta di quale carta impiegare, non è mai un fattore marginale. In azienda si è scelto di utilizzare solo carta vergine al 100% proveniente da foreste gestite responsabilmente, perché, rispetto alla carta riciclabile richiede minori quantità di energia per essere prodotta (e non sempre proveniente da fonti rinnovabili) e, a parità di dimensioni, pesa meno, riducendo così sensibilmente l’impatto sui trasporti. Anche la stampa dei packaging avviene con l’impiego di inchiostri vegetali food grade che rispettano la natura. Grazie a questo percorso, l’azienda utilizza -30% di carta e -60% di plastica ogni anno, e s’impegna, da qui al 2030, a ridurre almeno del 75% la plastica da tutti i packaging.

La predisposizione di un impianto di pannelli fotovoltaici sui 5.000 metri quadrati del tetto dello stabilimento garantisce una copertura fino al 75% del consumo interno di energia. Per il restante fabbisogno, Germinal Bio ha scelto di sostenere un costo aggiuntivo per ogni Kw/h per poter acquistare energia proveniente totalmente da fonti rinnovabili, certificata da Greener.

All’interno dell’azienda stessa vige un Codice etico e sostenibile affinché tutti i dipendenti, collaboratori e fornitori siano, anche con piccole practice quotidiane, i primi responsabili di un comportamento rispettoso dell’ambiente. Si parte dall’eliminazione di qualsiasi oggetto monouso in plastica e all’utilizzo, nel reparto produttivo, di indumenti da lavoro in cotone anziché usa e getta, distribuiti al personale attraverso un sistema automatizzato che ha ridotto significativamente le perdite e il numero di capi lavati e ha permesso di rinunciare a 32.000 sacchetti di plastica all’anno.

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