Granarolo pubblica il Bilancio di sostenibilità con gli obiettivi 2020-2021
Granarolo pubblica il Bilancio di sostenibilità con gli obiettivi 2020-2021
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Granarolo presenta il nuovo Bilancio di Sostenibilità 2019, giunto all’ottava edizione, e lo fa dedicando agli impegni del Gruppo un sito istituzionale www.
ruppogranarolo.it, completamente rinnovato.
Meno energia, meno acqua, meno emissioni, meno diserbanti, meno farmaci, meno sprechi, più diritti per chi lavora, più trasparenza sull’origine, meno plastica, passando per una remunerazione decorosa del lavoro dell’imprenditore agricolo. Su questi principi si basa il percorso avviato dal Gruppo Granarolo per rafforzare la sostenibilità della propria filiera del latte, la più grande d’Italia, i cui progressi sono rendicontati anche quest’anno in un documento articolato e che si confronta con promesse fatte, risultati raggiunti e nuove sfide, guardando agli indicatori del GRI Standard.
Consapevole dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dell’urgenza di decisioni importanti da parte delle aziende agro-alimentari e delle istituzioni, attraverso interventi sistemici sulle filiere produttive, Granarolo vuole fare la sua parte e già dallo scorso anno ha definito 3 obiettivi precisi lavorando a un Piano di Sostenibilità che ha come riferimento il 12° goal per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) “Consumo e Produzione Responsabili”: più benessere animale alla stalla, attraverso la certificazione di tutte le 651 stalle del Gruppo che hanno elevato ulteriormente i punteggi minimi per raggiungere la soglia dei 70/100 richiesti da Granarolo, affinché i soci-allevatori siano sempre più parte attiva del cambiamento, condividendo con i veterinari della filiera anche La Carta del Latte, un formale impegno a ridurre l’uso dei farmaci in stalla; riduzione della plastica, basata su 4 azioni principali: riduzione del peso degli imballaggi primari e secondari, utilizzo di plastica riciclabile e riciclata, recupero degli imballaggi del latte reso da mercato, sperimentazione di materiali alternativi alla plastica; un piano anti-spreco su latte e latticini lavorando in sinergia con istituzioni, clienti e consumatori, per ambire insieme alla riduzione di almeno il 10% di resi da mercato italiano (123.00 t/anno pari a ca. 184.500 t di CO2 eq) in 3 anni attraverso l’allungamento delle shelf life dei prodotti e una campagna importante verso i consumatori per una gestione ottimizzata dei prodotti in casa.
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