Consorzio Grana Padano Dop si impegna nella sperimentazione della nuova procedura informatica nella filiera del Grana Padano grattuggiato.

«Abbiamo deciso di sperimentate la blockchain per la filiera del Grana Padano perché vogliamo garantire ai consumatori, con lo strumento più evoluto, la massima qualità che i “copioni” di ogni genere non possono offrire e condividere queste tutele con tutti i soggetti della filiera in ogni passaggio. La produzione 4.0 è un’asticella ancora più alta nel livello dei controlli che il sistema del Grana Padano è assolutamente in grado di superare confermandosi il prodotto DOP più consumato nel mondo».

La blockchain punta a garantire in modo immodificabile e completo tutte le informazioni che riguardano la filiera produttiva e offre uno strumento di garanzia a tutti gli interlocutori, da quelli commerciali fino ai consumatori.

Per il Consorzio aumenterebbe quindi il livello di trasparenza attraverso l’immodificabilità dei dati inseriti da allevatore, trasportatore del latte, trasformatore, stagionatore e grattugiatore per ogni confezione.

Inoltre, faciliterebbe i controlli periodici attraverso i virtual audit, consentirebbe agli operatori della filiera di inserire i dati direttamente in blockchain, rendendo possibile operare in modo completo sui flussi dei dati e sui sistemi informatici con la supervisione del sistema da parte di ChoralTrust di CSQA, da anni l’ente certificatore della produzione di Grana Padano.