Findomestic: per gli italiani l’ecosostenibilità va a braccetto con il risparmio
Findomestic: per gli italiani l’ecosostenibilità va a braccetto con il risparmio
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Negli ultimi due anni la sensibilità “green” è aumentata per il 35% degli italiani, ma i comportamenti d’acquisto sono cambiati più in funzione del risparmio che di un ideale ecologico: il 27% presta più attenzione ai prezzi, il 23% ai consumi energetici, il 15% sceglie prodotti che durino di più nel tempo per ottimizzare la spesa.
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È quanto emerge dall’approfondimento dedicato alla sostenibilità ambientale dell’Osservatorio Findomestic di marzo. Insomma, ecologia sembra far rima con economia e, oggi, con l’inflazione e il caro bollette ancor di più: il 56% dei consumatori limita l’uso dell’elettricità in casa, il 37% va più a piedi o in bicicletta e il 24% compra elettrodomestici più efficienti o riduce l’uso di auto e moto (21%).
Al di là delle logiche di risparmio, 9 su 10 si dichiarano eco-friendly: il 31% “molto” e il 59% “abbastanza”. La metà degli intervistati (49%) ricerca l’ecosostenibilità soprattutto nei servizi di luce e gas, quando si trova ad acquistare gli elettrodomestici per la casa (47%) o a fare la spesa alimentare (42%). Il 34% attribuisce importanza alla componente “green” anche quando si tratta di acquistare un’auto o una moto. A fronte di queste priorità ambientali però solo il 12% del campione si dichiara disponibile a spendere dal 10 al 20% in più per acquistare un prodotto o servizio “green” (era il 7% nel 2018), la stragrande maggioranza (65%) non andrebbe oltre il 5-10% mentre il 22% non è disposto a pagare di più.
Non c’è ancora grande attenzione verso le etichette energetiche degli elettrodomestici: secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic, il 42% non conosce la nuova classificazione energetica dalla A alla G degli elettrodomestici e solo il 39% afferma che gli elettrodomestici green garantiscono un risparmio nel tempo. Non a caso il 35% sottolinea come i rivenditori di elettrodomestici dovrebbero offrire più informazioni sulle caratteristiche di ecosostenibilità dei prodotti e spiegare meglio i vantaggi economici garantiti nel medio periodo.
Solo il 24% degli italiani riconosce l’ecosostenibilità delle auto elettriche, mentre il 38% è convinto che rappresenti un “vantaggio per l’ambiente solo se alimentata con energia prodotta da fonti rinnovabili”. C’è attenzione anche per lo smaltimento delle batterie: il 38% degli intervistati dall’Osservatorio Findomestic sottolinea come finché le batterie non saranno smaltite correttamente l’auto elettrica non può dirsi “green”. A frenare l’auto elettrica contribuisce anche la carenza di colonnine: il 27% fa notare che, se avesse un’auto elettrica, non saprebbe dove ricaricarla. Resta, poi, lo scoglio dei costi: già universalmente percepita come più costosa degli equivalenti modelli termici, oggi per il 24% l’auto elettrica sarebbe ancor meno conveniente nell’attuale scenario di rincari energetici e solo il 13% crede che le vetture “alla spina” possano garantire un risparmio a medio termine rispetto alle auto a gasolio o benzina.
“Lo Stato è l’istituzione che dovrebbe promuovere acquisti green e sostenibili”: il 66% delle persone intervistate dall’Osservatorio Findomestic si trova d’accordo con questa affermazione. Anche le imprese produttrici dovrebbero avere un ruolo (56% delle risposte) nel favorire questo tipo di acquisti così come i rivenditori di beni di consumo (36%). Sconti (per il 67% degli intervistati), formule di pagamento più convenienti (per il 50%) e una maggiore sensibilizzazione (37%) sono gli strumenti che possono incentivare gli acquisti “green” ed è in questo contesto che il 76% del campione sarebbe invogliato a comprare “sostenibile” attraverso un piano di finanziamento dedicato con tassi più favorevoli.
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