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Fiducia dei consumatori europei: Italia fanalino di coda

Fiducia dei consumatori europei: Italia fanalino di coda
Fiducia dei consumatori europei: Italia fanalino di coda

Fiducia dei consumatori europei: Italia fanalino di coda

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Fabio Massi

Secondo gli ultimi dati rilevati da Gfk, l'Europa continua a vivere un periodo favorevole per quanto riguarda il sentiment dei consumatori.

Dopo aver registrato a inizio 2017 il valore più alto degli ultimi 9 anni, l’indice di fiducia rimane positivo, assestandosi a 19,1 punti a fine di giugno. L’Italia si conferma, però, fanalino di coda: anche nel secondo trimestre le aspettative economiche hanno registrato il livello più basso tra i 28 paesi UE.

Guardando all’andamento dei singoli Paesi, emergono tuttavia alcune differenze. In Germania, le aspettative economiche dei consumatori hanno raggiunto il livello massimo degli ultimi tre anni (41,3 punti). La Francia ha vissuto un vero e proprio “effetto Macron”: l’elezione del nuovo Presidente ha trainato le aspettative economiche, che a giugno hanno raggiunto il livello più alto (49,1 punti) mai registrato dall'inizio dell'indagine nel 1986. Segnali positivi anche da Spagna e Portogallo, dove i consumatori sembrano aver riguadagnato fiducia nel superamento della crisi economica: l’indice di fiducia per i due paesi si assesta rispettivamente a 24,9 e 39,4 alla fine di giugno.

I consumatori italiani continuano a essere pessimisti sulla ripresa: rispetto allo scorso anno, l’indice che misura le aspettative economiche è sceso di 24,2 punti, assestandosi a -55,5 punti alla fine del secondo trimestre. Anche le aspettative sul reddito continuano a essere piuttosto basse. Rispetto allo stesso periodo del 2016, a fine giugno questo indicatore è risultato in calo di 10,8 punti e si è assestato in area negativa a 17,9 punti. L’indice è diminuito anche rispetto al primo trimestre del 2017 (-9 punti), a indicare che gli italiani non sperano di vedere il proprio reddito aumentare nei prossimi mesi. Nell’ultimo anno si segnala anche una contrazione della propensione all'acquisto degli italiani, con ben 16,9 punti persi. Nonostante questo, rispetto ai primi mesi del 2017 l’indice è in leggera ripresa (+5,3 punti) e ritorna in area positiva assestandosi a 3,7 punti alla fine di giugno.

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