FederBio commenta il nuovo Regolamento europeo sull’agricoltura biologica
FederBio commenta il nuovo Regolamento europeo sull’agricoltura biologica
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Nell’ottica di garantire la massima trasparenza e tutelare la salute dei consumatori, FederBio evidenzia alcune note di commento su aspetti del nuovo Regolamento europeo sull’agricoltura biologica che entrerà in vigore nel 2021.
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In generale, il giudizio della Federazione continua ad essere in parte negativo pur apprezzando come il documento integri alcune delle principali richieste dei produttori biologici.
Tra i temi al centro dell’attenzione della Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica l’accesso alla certificazione di gruppo che, seppur valutato positivamente, andrebbe modificato inserendo il criterio del fatturato al posto della dimensione aziendale. “Riteniamo strategico basarsi sul fatturato poiché, ad esempio, 5 ettari di vigneto a Montalcino, tre ettari di meleto in Val di Non, ammesso che esistano nella zona realtà così grandi, o cinque ettari di pescheto a Cesena non fanno di certo pensare a strutture che possano definirsi piccole aziende”, spiega Paolo Carnemolla, Presidente FederBio.
Per quando concerne i residui accidentali e tecnicamente inevitabili di pesticidi, FederBio (nella foto il presidente Paolo Carnemolla) rimarca che la soglia di contaminazioni non autorizza l’uso di fitofarmaci di sintesi nella produzione biologica. Tale soglia serve solo per offrire criteri uniformi di valutazione nello svolgimento dell’attività di controllo.
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