Federauto: immatricolazioni auto febbraio -12,3%
Federauto: immatricolazioni auto febbraio -12,3%
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Secondo i dati diffusi dal Ced del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il secondo mese dell’anno si chiude con 142.
98 immatricolazioni di auto nuove, pari a -12,3% sul pari periodo 2020, portando i volumi immatricolati nel primo bimestre 2021 a 277.145 unità, con una variazione negativa del -13,1% rispetto alle 318.991 unità dello stesso periodo dell’anno precedente.
Dall’analisi delle immatricolazioni per utilizzatore emerge - secondo la rilevazione di Federauto - come la domanda di trasporto privato sia crescente (+11,5%), espressione della necessità di disporre di mezzi personali per gli spostamenti in sicurezza e, grazie alla disponibilità di incentivi statali, dell’interesse a cambiare le auto più vecchie con quelle a più basse emissioni di gas effetto serra. La dinamica delle immatricolazioni a società (-26,1%) e noleggio (-43,5%) risulta, invece, penalizzata dall’incertezza provocata dall’emergenza sanitaria, dal peggioramento del trattamento fiscale legato al fringe benefit delle auto aziendali e dal drastico ridimensionamento del noleggio a breve termine (-75,5%). I dati cumulati del periodo gennaio-febbraio indicano privati +5,1%, società -22,4%, noleggio -43%.
Sul lato delle alimentazioni, è sempre in crescita il contributo delle vetture ibride plug-in (+246,4%) e delle altre ibride elettriche (+149,9%); tendenza positiva anche per le elettriche pure (+30,4%). Nel complesso le vetture ibride raggiungono il 29,8% di quota mentre le elettriche sono stabili al 2,1%.
Le auto con tecnologie ad alimentazione benzina e diesel registrano nel mese rispettivamente cali del -35,6% e -35,5%, mentre la composizione del dato progressivo da inizio anno evidenzia una flessione del -34,5% e quota di mercato del 34,5% per le vetture a benzina e una diminuzione del -34,4% con quota arrivata al 25,7% per le vetture diesel. A febbraio le vetture GPL segnano -18,8%, quelle a metano -5,3%.
Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto "La definizione di una nuova proposta per l’automotive da parte del Governo all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, può costituire una leva fondamentale per la crescita economica del nostro Paese, debilitato da 25 anni di non crescita e con alle spalle un 2020 che ci ha riportato ai valori del 1995 in termini di PIL e di consumi per abitante”.
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