Fairtrade: 2,5 milioni di euro di premio per rafforzare le filiere agricole
Fairtrade: 2,5 milioni di euro di premio per rafforzare le filiere agricole
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È stato diffuso Fairtrade Italia verso gli SDGs, il rapporto con cui annualmente il circuito del commercio equo italiano descrive le attività svolte e i risultati raggiunti nel corso dell’anno precedente.
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320 milioni di euro è quanto gli italiani hanno speso nel 2019 per acquistare prodotti contenenti almeno un ingrediente Fairtrade. A fronte di tale spesa è corrisposto un trasferimento di 2,5 milioni di euro sotto forma di premio alle organizzazioni di Asia, Africa e America Latina: il premio rappresenta infatti un margine di guadagno che organizzazioni di agricoltori e lavoratori ricevono per avviare progetti di emancipazione delle comunità o per investimenti produttivi.
In sostanza rispetto ad ogni prodotto Fairtrade acquistato, una percentuale viene corrisposta alle organizzazioni sotto forma di premio. A ciò si aggiunge il prezzo Fairtrade, ovvero le organizzazioni del circuito beneficiano di un prezzo stabile per le vendite dei loro prodotti, indipendente dalle fluttuazioni di mercato, che funge da rete di salvataggio in caso di crollo del mercato delle materie prime sul mercato internazionale.
Fairtrade lavora per gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel report si analizza anche un campione di circa 100 produttori Fairtrade di cacao, zucchero e banane, fornitori delle filiere italiane, per indagare come è stato utilizzato il premio. Su un valore complessivo di quasi 41 milioni di euro di premio Fairtrade (che tuttavia è ricavato dalle vendite in tutti i mercati, non solo quello italiano) emerge che circa due terzi degli investimenti rientrano nel quadro dell’Obiettivo 2 “Fame zero” delle Nazioni Unite, obiettivo che comprende la promozione dell’agricoltura sostenibile. Con ciò si intende che gli agricoltori hanno utilizzato il premio per investimenti nelle organizzazioni, come la realizzazione di strutture per il controllo qualità, l’installazione di impianti per lavorazioni aggiuntive, risorse umane, e altri servizi ai soci. Un altro 25% degli investimenti del premio rientra invece nelle attività legate all’obiettivo 2 “Povertà zero”, rispetto al quale Fairtrade ha offerto pagamenti ai soci per affrontare emergenze o disastri naturali, o ha aumentato il prezzo riconosciuto agli agricoltori.
Cresce il numero degli operatori e delle referenze. Infine, sale il numero degli operatori in Italia (aziende e trader) che fanno parte del circuito: dai 130 del 2014, nel 2019 se ne registrano 234. Altrettanto ad oggi si contano all’incirca 1900 tipologie di prodotti che recano uno dei Marchi Fairtrade.
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