Esselunga chiude il 2016 a +3,1%, in calo l'utile netto
Esselunga chiude il 2016 a +3,1%, in calo l'utile netto
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Nel 2016 il Gruppo Esselunga ha realizzato vendite per 7.
40 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto al 2015.
Lo sviluppo rete registrato nel corso dell'anno ha consentito la crescita dei clienti totali (+4,4%), ottenuta anche grazie alla combinazione di contenimento dei prezzi di vendita (con deflazione dell’ 1,1% a totale vantaggio del cliente) ed attività promozionali sviluppate nell’arco dei dodici mesi.
Nel mese di maggio è stato siglato il contratto di acquisto del ramo d’azienda di Ospitaletto dell’acciaieria Stefana, in concordato preventivo, dove è prevista la realizzazione del quarto polo logistico del Gruppo.
Nel corso del 2016 sono stati aperti i negozi di Monza (Viale Libertà), con la contestuale chiusura di quello in via Lecco, Como località Ca’ Merlata, Cusano Milanino (MI) e Prato Viale Galilei con la contestuale chiusura di quello adiacente. Il negozio di Milano Viale Certosa, aperto nel 1968, è stato chiuso. L’organico medio ha raggiunto 22.741 persone, con un incremento di 811 collaboratori. Il 93% del personale ha un contratto a tempo indeterminato, record della GDO.
Nel 2017 sono previste 5 aperture tra cui Roma Prenestina, il 5 aprile, e Verona Fiera. Gli investimenti hanno raggiunto quota 490 milioni di euro.
Il bilancio 2016 di Esselunga evidenzia un risultato operativo pari a 405 milioni di euro (era di 431 milioni nel 2015). L’utile netto è sceso a 262 milioni di euro (291 milioni del 2015). Un andamento - si legge in una nota della catena distributiva - condizionato anche dalle svalutazioni immobiliari. Il margine operativo lordo, in ogni caso, passa a 661 milioni di euro dai 626 del 2015 e la posizione finanziaria netta migliora passando a -55 milioni di euro dai -116 milioni del 2015 .
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