E' un dato di fatto che la materia prima, il caffè crudo, sia aumentata negli ultimi tre anni.

Il prezzo del Brasile Santos, caffè base per molte miscele di qualità, è praticamente raddoppiato. Molti altri caffè pregiati hanno avuto la stessa sorte o maturato incrementi addirittura maggiori. Anche i Robusta sono aumentati di prezzo, seppure in modo meno rilevante.

La crescita dei prezzi coinvolge in particolar modo quei torrefattori che lavorano in qualità. Le aziende che mettono nelle loro miscele di livello hanno effettivamente la necessità di aumentare i prezzi della tazzina al bar se vogliono continuare a impiegare quei caffè.

Eppure il nemico numero uno dell'espresso al bar potrebbe non essere l'aumento del prezzo della tazzina in sè, che comunque non è completamente giustificato da parte di chi invece utilizza qualità di caffè meno pregiate, quanto piuttosto la scarsa qualità del prodotto.

Il paradosso è che certa parte di consumatori, evidentemente insoddisfatti, sta cambiando le abitudini di consumo ripiegando su altri prodotti meno gratificanti del caffè dal punto di vista sensoriale e per giunta più costosi.