Dazi Usa: aumento del 25% per salami e mortadelle
Dazi Usa: aumento del 25% per salami e mortadelle
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I dazi Usa scatteranno il prossimo 18 ottobre e la tariffa che si abbatterà sull’agroalimentare Made in Italy sarà pari al 25%.
È quanto emerge dalla lista dei prodotti pubblicata dalle autorità americane dopo il via libera del WTO agli Stati Uniti.
Tra i prodotti che saranno colpiti dal dazio aggiuntivo del 25% ad valorem rientrano i salami e le mortadelle. Non sono previsti dazi aggiuntivi, invece, per i prosciutti crudi stagionati (né in osso né disossati), gli speck e i prosciutti cotti.
Per i salumi italiani gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato export con circa 10 mila tonnellate di prodotto per un valore di oltre 116 milioni di euro. Fino ad oggi i salumi avevano un dazio molto basso, 0,8 cent/kg, mentre con l’odierno provvedimento ogni spedizione sarà gravata da una tariffa pari ad un quarto dell’intero valore del prodotto esportato. Un aumento dei costi considerevole, che ovviamente si ripercuoterà fortemente sull’export.
Nel corso del 2018 le spedizioni di salami stagionati hanno raggiunto le 600 tonnellate per 6 milioni di euro (+43,8% in quantità e +44,5% in valore), mentre gli invii di mortadelle si sono attestati a quota 683 ton per oltre 3,7 milioni di euro (+25,6% in quantità e + 34,2 % in valore). Le esportazioni di salami e mortadelle hanno, così, complessivamente rappresentato il 12,9% in quantità e l’8,4% in valore.
Anche nel primo semestre 2019 l’export verso gli Usa è risultato positivo: +11,7% per 5.063 tonnellate e +7,3% per 57,2 milioni di euro. I salami hanno riguardato 417 tonnellate (+98,7%) per un controvalore di 4,4 milioni di euro (+106%), mentre le mortadelle hanno riguardato 381 tonnellate (+22,7%) per 2,3 milioni di euro (+34,1%).
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