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Danone Italia e la lotta allo spreco alimentare

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Danone Italia e la lotta allo spreco alimentare

Danone Italia e la lotta allo spreco alimentare

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Redazione

In occasione della 10a Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare Danone Italia, Società Benefit e certificata B Corp, fa il punto sul suo progetto Zero3 partito nel 2021 e attraverso il quale Danone vuole raggiungere l’obiettivo di zero sprechi alimentari, zero imballaggi in natura e zero emissioni.


In particolare, Danone da qualche anno sta cercando di ridurre lo spreco alimentare e lo ha fatto dandosi degli obiettivi raggiungibili, resi possibili da azioni programmate e misurabili. Tutto ciò è reso possibile anche grazie alla costruzione di una grande rete di collaborazione, da anni infatti Danone porta avanti un dialogo costruttivo con i partner e gli stakeholder. La filosofia di Zero3 nasce da un principio fondante: il cibo ha un valore da rispettare e proprio per questo è importante collaborare a tutti i livelli per ridurre gli sprechi lungo la filiera, dal campo alla tavola in un’ottica di contributo corale, fino al consumatore anche quest’ultimo tra i protagonisti essenziali della lotta allo spreco.

“Da consumarsi preferibilmente entro”: termine minimo di conservazione. Danone da maggio 2022 sta procedendo alla quantificazione e monitoraggio dei benefici legati alla modifica delle date di scadenza in termini di impatti ambientali e riduzione degli sprechi alimentari, con rispetto della qualità e delle caratteristiche dei prodotti. Danone su questo fronte è impegnata anche in campagne informative ed educative per la consapevolezza dei cittadini.

L’indicazione della durata di un cibo confezionato deve, per legge, essere presente su tutti i prodotti confezionati con la dicitura «da consumarsi entro» o «da consumarsi preferibilmente entro». Da consumarsi “entro” indica che quella è la data ultima di scadenza oltre la quale il prodotto non può più essere consumato, mentre l’aggiunta del “preferibilmente” è un invito ad utilizzare il buon senso - e gli altri sensi come olfatto, vista, gusto - prima di buttare il prodotto; infatti, se correttamente conservato, il prodotto risponde ancora ai criteri di sicurezza alimentare e pertanto può essere tranquillamente consumato. Conoscere questa differenza consente di evitare di buttare via alimenti ancora buoni. Sicuramente un passaggio epocale è rappresentato da etichette più comprensibili, facilmente interpretabili.

Sono tre i fronti principali che beneficiano direttamente del cambio di paradigma: la grande distribuzione, il consumatore e le donazioni.


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