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A dicembre vendite di alimentari in picchiata: nel carrello -6,6% dei prodotti

A dicembre vendite di alimentari in picchiata: nel carrello -6,6% dei prodotti
A dicembre vendite di alimentari in picchiata: nel carrello -6,6% dei prodotti

A dicembre vendite di alimentari in picchiata: nel carrello -6,6% dei prodotti

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Dicembre freddo per i consumi.

Nell’ultimo mese dell’anno 2022, Istat stima che su base annuale le vendite al dettaglio hanno segnato un aumentano a valore del 3,4% e un calo a volume del -4,4%.
Spacchettando i dati, le vendite degli alimentari crescono a valore del 5,8% (l’effetto del balzo dei prezzi al dettaglio) e calano a volume del 6,6% rispetto all’anno prima. Il non food registra, rispettivamente, +1,7% e -3,1%.
A livello di canali, a dicembre gli ipermercati registrano una crescita a valore, su base annuale, del 6,2% e i super del 6,3%. I discount segnano +9,8%, un dato superiore agli altri canali che presumibilmente indica l’aumento dei prezzi ma anche una crescita degli acquisti a volume.

Carrello rovente
Il 2022 è stato drammatico per le famiglie, con un’inflazione al consumo che non si registrava da 37 anni. Inoltre a gennaio del 2023, i prezzi del carrello della spesa registravano un balzo del 12,2% su base annua.

Per Carlo Alberto Buttarelli, direttore relazioni con la filiera di Federdistribuzione, “in questo scenario economico, che rimane complesso, gli italiani continuano a essere preoccupati per la tenuta dei propri bilanci familiari, fortemente gravati dalla crescente pressione dell’inflazione. La distribuzione moderna ha rilevato, nel corso dell’ultimo anno, che le abitudini di acquisto delle famiglie si stanno orientando sempre di più verso un’ottica di risparmio e convenienza, soprattutto sui beni essenziali del comparto alimentare. Un trend che, qualora si affermasse e la corsa dei prezzi non dovesse essere adeguatamente contrastata, potrebbe influenzare significativamente i consumi, con il rischio di una frenata della domanda interna. Come comparto distributivo, riteniamo quanto mai urgente avviare un confronto costruttivo con tutti gli attori della filiera, in particolare con l’industria del largo consumo, con l’obiettivo di trovare tutte le soluzioni possibili per contrastare la spinta inflattiva”.

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