Da Marca al Plma: la pandemia paralizza le fiere
Da Marca al Plma: la pandemia paralizza le fiere
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di Emanuele Scarci
Le fiere italiane perse nel labirinto della pandemia.
Di rinvio in rinvio, gli eventi storici non riescono a individuare la strada per uscirne.
L’ultima riprogrammazione è quella di Marca, evento dedicato alle private label. BolognaFiere e l’Associazione distribuzione moderna l’hanno, prima, fatta scivolare da gennaio 2021 a marzo e, ora, al 23-24 giugno (agganciata a Vinitaly, 20-23 giugno). Per mantenere, almeno formalmente l’appuntamento, BolognaFiere ha confermato per il 15-25 marzo Marca Digital Session. Tuttavia per espositori e buyer i meeting virtuali producono risultati enormemente inferiori al rapporto interpersonale.
Lo spostamento inatteso a giugno e non in autunno di Marca (quindi in una fase in cui il piano vaccinale sarà presumibilmente in atto) è forse dettato dalla volontà di non avvicinarsi troppo al Plma di Amsterdam, evento leader delle private label, che è stato rinviato da maggio all’autunno, senza specificare la data.
Autunno rovente
L’autunno sarà un periodo caldissimo per le fiere italiane ed europee: è prevista una manifestazione di grande livello del food & beverage ogni 10 giorni. Si parte appena oltre il solleone: il 31 agosto taglia il nastro Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione, a Parma, fino al 3 settembre. Dal 7 settembre scatta a Rimini Macfrut, la fiera dell’ortofrutta. A metà settembre dovrebbe ricollocarsi (come l’anno scorso) la fiera internazionale del food spagnola Alimentaria, ancora inchiodata a maggio ma inevitabilmente costretta al rinvio, se non altro per la riscrittura del piano vaccinale e le perduranti restrizioni ai viaggi internazionali dei buyer. A ottobre (9-13, data naturale) incombe Anuga a Colonia, evento leader globale del food con 8 mila espositori.
Infine dal 22 al 26 ottobre è la volta della biennale milanese Tuttofood, in tandem con HostMilano, big globale delle tecnologie e delle soluzioni per l’ospitalità e il fuori casa. Resta da capire in questo calendario fittissimo dove si collocherà la Plma. Nel 2020 puntò a inizio dicembre ma poi fu costretta a rinunciare per l’emergenza pandemica. Il Plma è l’ultimo rebus perchè Sigep, il salone europeo della gelateria di Rimini, ha confermato l’evento solo in formato digital per il prossimo marzo, rinviando quello in presenza al 22-26 gennaio 2022.
Alla canna del gas
Sul fronte gestionale, un virus senza briglie rischia di desertificare le fiere italiane. Nel 2020 il sistema fieristico tricolore ha perso l’80% del fatturato: è sceso da 1 miliardo a 200 milioni. Senza robusti ristori si rischia di perderne un pezzo importante. Con effetti importante sul sistema produttivo e commerciale.
La Ue ha appena approvato i 642 milioni di aiuti a fondo perduto per le fiere tedesche decisi dal governo di Berlino. L’Italia ha deliberato ristori per 408 milioni, ma non può sostanzialmente erogarli per il regime Ue del de minimis, che fissa aiuti per un massimo di 3 milioni per ciascun quartiere, troppo poco per risarcire big come Milano, Bologna, Verona e Rimini-Vicenza.
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