Nello scorso agosto, per il terzo mese consecutivo, gli acquisti di frutta e verdura degli italiani hanno mostrato un trend al ribasso: -3,6% rispetto allo stesso mese del 2019, per un totale di 450 mila tonnellate. Nel dettaglio i volumi di frutta acquistati sono stati pari a 262 mila tonnellate, -5,6% anno su anno, mentre per gli ortaggi tale contrazione si è fermata a -0,7% per un totale di 187 mila tonnellate. Ha retto ancora una volta il biologico, con quantitativi pressoché in linea con quelli dello scorso agosto.

Un quadro complicato quello descritto dall’Osservatorio di Mercato di CSO Italy sulla base delle rilevazioni GFK, non solo per le abitudini d’acquisto delle famiglie italiane ma anche riguardo all’andamento dei prezzi. “Se da una parte si può parlare di quotazioni medie sostanzialmente stabili per l’intera categoria, pari a 1,72 euro/kg (+1%), analizzando meglio si notano due situazioni molto differenti tra loro. Per la frutta infatti i prezzi sono in crescita dell’8,4%, con una media pari a 1,69 euro/kg, mentre per gli ortaggi si è assistito ad una caduta del 7,5% (con un prezzo medio pari 1,76 euro/kg). Se si considera poi il prodotto confezionato, a fronte di un incremento dei volumi acquistati del 5% si ha una contrazione del prezzo medio del 3%”, riporta Daria Lodi di CSO Italy.

Nell’analisi dei canali di distribuzione interessati, la GDO segna un timido +1% dei volumi. A fronte di un incremento degli acquisti in supermercati (+3%) e superette (+17%) si registra una contrazione delle vendite di frutta e verdura in ipermercati (-3%) e discount (-2%). Prosegue purtroppo la caduta libera della vendita nei canali tradizionali: -7% per gli ambulanti e -20% per i fruttivendoli.

"Facendo un’analisi dei primi 8 mesi dell’anno - commenta il direttore dell’Osservatorio di Mercato di CSO Italy, Elisa Macchi - il totale supera i 4 milioni di tonnellate di ortofrutta acquistata. Il saldo nel confronto con lo scorso anno è ancora positivo (+1%) grazie al buon andamento dei consumi nei mesi di lockdown. Se però il trend restasse anche a settembre - i dati sono in corso di elaborazione - lo stesso degli ultimi tre mesi, tale bilancio diventerebbe negativo. In particolare, nel confronto gennaio-agosto 2020 sul 2019, la frutta segna già una contrazione dell’1%, con un totale di un milione 837.800 tonnellate acquistate. Reggono gli ortaggi, che con un +4% salvano, per il periodo in esame, la categoria".