Costa d’Oro investe nell’olio 100% made in Italy
Costa d’Oro investe nell’olio 100% made in Italy
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Costa d’Oro punta su olio extravergine d’oliva italiano e sulla tracciabilità dei suoi EVO made in Italy, grazie una tecnologia a portata di consumatore che per la prima volta nel panorama industriale arriva a geolocalizzare i frantoi.
L’azienda, di proprietà di Avril – il terzo gruppo di olio a livello mondiale - ha annunciato in conferenza stampa a Milano l’arrivo sul mercato de “L’Italiano”, il primo olio extravergine di oliva 100% made in Italy Costa d’Oro, realizzato esclusivamente con olive coltivate e frante in Italia e tracciabile in tutti i suoi parametri: periodo di raccolta delle olive, periodo di molitura, provincia di produzione delle cultivar, frantoi. Il prodotto, già nei supermercati a un prezzo di 6.99 euro a bottiglia, fa della trasparenza e della scrupolosa selezione degli olivicoltori i suoi punti di forza, con oltre 50 frantoi dislocati in 7 regioni del Paese (il 73% in Puglia e il 27% tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Umbria) su un totale di circa 4mila ettari coltivati, per una produzione 2019-2020 a 20mila ettolitri (valore ipotizzato 3milioni di euro), proveniente prevalentemente da cultivar di Coratina, seguite da Ogliarola, Carolea e Leccino. Ai fornitori selezionati attraverso un rigoroso audit annuale dall’azienda spoletina, certificato da DNV, si aggiungeranno tra un mese anche le OP (organizzazioni di produttori) delle principali associazioni di categoria nazionali, Unaprol e Italia Olivicola, mediante contratti di filiera.
L’intera tracciabilità, certificata ISO 22005, è garantita anche da un rigido sistema di controlli sulla qualità lungo tutto il processo produttivo, anche grazie a sistemi gestionali automatizzati applicati in tutte le sue fasi, con tanto di geolocalizzazione dei frantoi in base al lotto di produzione. Questa tracciabilità totale si traduce in una trasparenza inedita nel panorama industriale oleicolo per il consumatore. Costa d’Oro è infatti l’unico marchio industriale che arriva fino al dettaglio dei frantoi: basterà inserire sul sito di Costa d’Oro il lotto di produzione o scansionare con il QR code presente sulla bottiglia per avere a portata di mano la “carta d’identità” dell’EVO, ma anche per vedere la provenienza e il luogo di molitura del proprio olio, grazie all’integrazione con Google Streetview.
La campagna olearia 2019-2020, segna il riscatto della produzione italiana, che si attesterà intorno alle 321 mila tonnellate, con un +83,4% rispetto ai minimi delle 175mila tonnellate del 2018, ma ancora lontana dalle 429 mila tonnellate del 2017, e dalle 475mila del 2015 (fonte: Ismea su base Istat). Nonostante la Xylella, la Puglia si conferma capofila nella ripresa, con quote che sfioreranno il 60% dell’intera produzione nazionale di Evo (+175% sull’anno precedente) grazie soprattutto al recupero dei territori olivicoli delle province di Bari, BAT, Foggia. Bene anche il resto del Sud con la Basilicata, che quasi quadruplica la produzione dello scorso anno, la Campania che segna un +52% e il Molise +40% (fonte: indagine Cia – Agricoltori italiani, Italia olivicola, Aifo).
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