Rispetto all’anno precedente secondo la Cia si registrerà una flessione del 3% dei consumi alimentari pasquali, mentre la spesa si attesterà sui 2,3 miliardi di euro, con un incremento del 4,5%. Questa la ripartizione della spesa prevista per allestire i pranzi di Pasqua e Pasquetta: 320 milioni di euro per pane, paste e dolci; 360 per formaggi; 550 per salumi, insaccati, agnelli e carni; 290 per prodotti ortofrutticoli; 330 per olio d’oliva e 80 per uova.