Il franchising è sempre più a matrice straniera; la percentuale di franchisor con imprenditori stranieri tra i propri affiliati è raddoppiata negli ultimi sei anni passando dal 18 al 36%.

Diminuisce la capacità d’investimento del franchisee tra 20 e 70mila euro mentre si allarga la forbice tra i franchisor con affiliati con disponibilità fino 20mila euro (dal 28,7 al 37,8%) e quelli con affiliati con risorse tra 70 e 150mila euro; invariata, al 7,5%, la quota di quelli con associati con liquidità superiore a 150mila euro.

Passano dal 27,2 a 33,3% i franchisor che hanno franchisee donne, coinvolte soprattutto nella gestione di negozi di abbigliamento, accessori moda, intimo, cosmetici e profumi, gioielli, prodotti dietetici e di servizi.

Lo sottolinea l’ultimo rapporto Confimprese sul franchising in Italia, realizzato in collaborazione con Reno e Salone Franchising Milano, sui cambiamenti del profilo degli affiliati dal 2008 al 2014.