Cantina Tollo continua a crescere e studia il consumatore del futuro
Cantina Tollo continua a crescere e studia il consumatore del futuro
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Indicatori economici positivi per Cantina Tollo che, nell’ultimo anno, segna un incremento di fatturato pari a +2,4 milioni di euro con un aumento delle bottiglie vendute del +11%.
È l’estero che guida l’ottima performance della cantina abruzzese con una crescita di fatturato del +19,7% (+18,1% di bottiglie vendute), mentre il mercato italiano registra un +8,6% a valore (+6,9% di bottiglie vendute).
A trainare la crescita dell’ultimo anno i vini biologici, per i quali si rileva un incremento delle vendite a valore pari al +33,7% e +42,3% di bottiglie vendute. Tra i pionieri di questo settore, Cantina Tollo da più di trent’anni produce vini biologici - dal 2015 tutti certificati vegan - e oggi continua a sposare con convinzione questa filosofia di produzione che valorizza il patrimonio enologico autoctono abruzzese, preservando e tutelando ambiente e territorio.
“I risultati dell’ultimo anno sono il riconoscimento di un ambizioso e attento lavoro di lettura del mercato e di ascolto del consumatore – sottolinea Andrea Di Fabio, direttore commerciale e marketing Cantina Tollo. Offrire vini di qualità in grado di incontrare le esigenze di un pubblico sempre più variegato e dinamico di appassionati è per noi una sfida costante che ci porta a mantenere saldo l’impegno in ricerca e innovazione enologica per la valorizzazione dei vitigni autoctoni del nostro territorio in Italia e all’estero”.
La Cantina abruzzese sta attualmente lavorando a una ricerca di neuromarketing - condotta insieme ad Umana Analytics, spinoff guidato dal Prof. Riccardo Palumbo dell’Università degli Studi di Chieti e Pescara - dedicata all’analisi dei processi d’acquisto dei consumatori di vino. L’obiettivo è quello di scegliere la nuova etichetta dei vini Rocca Ventosa, una delle linee di punta dell’azienda vitivinicola destinata alla grande distribuzione. La ricerca sarà effettuata su un campione rappresentativo di diversi cluster di acquirenti di vino (Boomers, Generazione X e Millennial) e realizzata grazie a una riproduzione di scaffale all’interno del quale saranno posizionate più tipologie di bottiglie.
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