Carrello della spesa meno green: vale 15 miliardi di euro, ma perde volumi
Carrello della spesa meno green: vale 15 miliardi di euro, ma perde volumi
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Sono oltre 36 mila i prodotti in supermercati e ipermercati italiani che riportano sulle confezioni almeno un riferimento al loro impegno sul fronte della sostenibilità: nel 2022 hanno generato vendite per oltre 15 miliardi di euro, in crescita annua di +8,6%.
In espansione anche le componenti di offerta (+5,4%) e domanda (+3,2%), che però non bastano a contenere il calo dei volumi, pari a -4,3%.
A registrare la contrazione del carrello della spesa “green” è la tredicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy che evidenzia come, dei 35 claim relativi alla sostenibilità monitorati, solo otto siano riusciti a chiudere l’anno con volumi in positivo.
Tra le quattro macro-aree tematiche individuate dallo studio, in quella del management sostenibile delle risorse (9,4 miliardi di euro di vendite, +10,1% a valore e -3,3% a volume) resta alta l’attenzione al tema della riciclabilità, con i claim “riciclabile”, “con materiale riciclato”, "biodegradabile", “Ok-Compost”, “Ecolabel” e “Mater-Bi” che registrano crescite a valore a doppia cifra, mantenendo i volumi in terreno positivo.
I prodotti che riportano in etichetta riferimenti alla responsabilità sociale (5,1 miliardi di euro di sell-out, +10,5% a valore e -4,6% a volume) perdono spazio nel carrello della spesa, con, in particolare, la certificazione Utz che arretra anche a valore (-30,2%). Meglio il paniere di prodotti che dichiarano di provenire da agricoltura o allevamento sostenibili (3,5 miliardi di euro di vendite, +5,1% a valore e -4,1% a volume), anche se, dei nove claim e certificazioni in quest’area, solo l’indicazione “senza antibiotici” riesce chiudere l’anno in positivo sia a valore (+17,2%) che a volume (+4,3%).
Dinamiche simili anche per le referenze che dichiarano in etichetta di essere ottenute nel rispetto e nella salvaguardia degli animali (2 miliardi di euro di sell-out, +6,4% a valore e -5,3% a volume), dove solo la certificazione Asc cresce a valore (+9,7%) e a volume (+1,9%).
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