Carni suine lavorate: nuova etichetta di origine
Carni suine lavorate: nuova etichetta di origine
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Dal primo febbraio 2021 le carni suine lavorate (prosciutti, salami e altri insaccati) presentano una nuova etichetta di origine, con informazioni più chiare per il consumatore finale.
Lo riferisce larepubblica.it.
In particolare devono essere indicati il paese di nascita degli animali; quello di allevamento e quello di macellazione.
Se tutte e tre le fasi sono avvenute nello stesso Paese basterà indicare “Origine: nome del Paese”. Rimane la possibilità di indicazioni più generiche: “Origine Ue” sarà concesso se le tre fasi sono avvenute in uno o più Paesi Ue, mentre “Origine extra UE” se sono avvenute al di fuori dell’Unione.
Il decreto interministeriale che prevede queste innovazioni è comunque sperimentale e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2021.
L’iniziativa è stata preceduta da un’indagine dell’ente pubblico economico Ismea, i cui risultati hanno definitivamente convinto il legislatore: l’83% dei partecipanti ha indicato l’ingrediente italiano come elemento prioritario quando si sceglie un prodotto alimentare; oltre il 95% ha espresso l’esigenza di un’etichetta chiara e leggibile che indichi l’origine della materia prima. La nuova etichetta non si applica però ai prodotti a denominazione di origine Dop e Igp.
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