Campus Peroni non si ferma e dopo i mesi di lockdown, in cui le attività sono andate avanti in modalità digitale, inaugura la stagione di raccolta dell’orzo. Un appuntamento per tutti i protagonisti della filiera Birra Peroni, che si è svolto presso la Società Agricola Pallavicini Mori a Roma, alla presenza di rappresentanti istituzionali, delle associazioni di categoria, agricoltori della filiera, enti di ricerca ed universitari.

La raccolta è stata l’occasione per raccontare la filiera di Birra Peroni composta da oltre 1.500 aziende agricole in Italia che coltivano 17.000 ettari di terreno. Nel Lazio sono circa 600 le aziende impegnate nella coltivazione di 7.100 ettari di terreno che producono oltre 22.000 tonnellate di orzo distico da birra, circa il 30% dell’orzo totale raccolto. Rilevante è anche la produzione di orzo in altre regioni italiane come Marche e Umbria (18,9%), Molise (14,3%) e Puglia (7,5%).

I progetti di Campus Peroni hanno l'obiettivo di valorizzare due grandi pilastri della qualità di Birra Peroni: il malto 100% italiano e il valore di tutte le persone che lavorano sulla filiera per contribuire alla realizzazione di un prodotto simbolo dell'eccellenza italiana.

L’evento è stata anche l’occasione per presentare importanti investimenti di Birra Peroni e della malteria Saplo. Gli investimenti in malteria hanno riguardato l’adeguamento alle normative di sicurezza più attuali e l’automazione dei processi di produzione grazie all’uso di tecnologie digitali. Inoltre il progetto prevede la realizzazione di 3 silos per un incremento di capacità di stoccaggio di 7.500 tonnellate con un aumento del 25% dello stoccaggio attuale. Questo ha consentito aumentare la capacità produttiva e raggiungere 44.000 tonnellate/anno nel rispetto delle performance ambientali. Sono stati infatti realizzati diversi interventi di efficientamento energetico.