Caffitaly tra le top aziende italiane dove le donne sono più felici di lavorare
Caffitaly tra le top aziende italiane dove le donne sono più felici di lavorare
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Caffitaly, l’azienda che con il suo sistema unico, innovativo e sostenibile combina la tecnologia di macchina e capsule per portare in tazza un’esperienza di gusto mai provata prima, è tra le 200 aziende italiane in cui le donne sono più felici di lavorare: lo conferma la classifica “Italy’s Best Employers for Women” stilata dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza (Itqf), condotta in partnership con La Repubblica Affari&Finanza.
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La classifica è il risultato di una ricerca su un campione di duemila aziende, basata sul social listening e di un’analisi dettagliata dei commenti on line di dipendenti e collaboratori, ed evidenzia quelle aziende sul territorio italiano che si sono distinte per un ambiente lavorativo positivo sulla base di 45 argomenti, come la cultura d’impresa, la formazione professionale, le pari opportunità.
Il punteggio raggiunto da Caffitaly - ben 92,6 punti nella categoria Beni di consumo durevoli - è la risultante di un’azienda che garantisce flessibilità e smartworking, che assicura un ambiente di lavoro positivo in un clima di cooperazione, e che accompagna e incoraggia la crescita professionale delle sue persone, uomini o donne che siano, premiandone con avanzamenti di carriera la qualità del lavoro svolto.
In Caffitaly, infatti, non si parla di “pari opportunità” perché un ambiente equo e paritario è parte integrante di una cultura aziendale basata sul merito, e - proprio per questo - le donne, al pari dei colleghi uomini, hanno importanti opportunità lavorative e possono accedere a percorsi di crescita interna veloci e meritocratici.
Come le donne che sono arrivate a coprire posizioni apicali nel Controllo Qualità e nell’IT, fino alle tre manager - responsabili Marketing, Legal Affairs e Human Resources - che ricoprono ruoli strategici di rilievo all’interno del Leadership Team di Caffitaly – il pool di manager che riferisce direttamente all’amministratore delegato.
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