Come riportato dal “Sole24ore” di ieri le donne mensilmente ricevono una busta paga meno pesante degli uomini tra il 10 e il 18 per cento. A tanto ammonta in Italia il gap retributivo a parità di qualifica e impiego e dovuto interamente a fenomeni di discriminazione.

Dallo studio, condotto sul salario orario di 10mila lavoratori e lavoratrici dipendenti, emerge pure come lo scarto retributivo sia più elevato tra le donne meno scolarizzate (20%) e si mantiene oltre il 15% per chi possiede la licenza media.

Ne soffrono sia le più giovani (8,3% di penalizzazione rispetto ai coetanei) che le lavoratrici adulte (12,1%), mentre è più contenuto nella fascia d'età 30-39 anni (3,2%).

La forbice retributiva è maggiore poi tra gli operai specializzati (20,6%) e gli impiegati (15,6%). Ma forte è anche la penalizzazione delle donne impiegate in professioni non qualificate, dove il gap salariale arriva al 17,5%.