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Braccio di ferro Mdd-Idm: Lusetti, più crescita. Cino, siamo tra i migliori in Europa

Braccio di ferro Mdd-Idm: Lusetti, più crescita. Cino, siamo tra i migliori in Europa
Braccio di ferro Mdd-Idm: Lusetti, più crescita. Cino, siamo tra i migliori in Europa

Braccio di ferro Mdd-Idm: Lusetti, più crescita. Cino, siamo tra i migliori in Europa

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Nel giorno della celebrazione della marca del distributore a Bologna, l’industria ricorda ai retailer la netta leadership dell’Idm e la performance europea.


Ieri nel corso dell’inaugurazione di Marca (record con oltre 1.100 aziende e 24 insegne Gdo in 7 padiglioni) è stato ribadito il fatturato record raggiunto nel 2023 dai prodotti a marchio del distributore: 25,4 miliardi di euro, il 31,5% dell’intero giro d’affari del largo consumo confezionato della distribuzione moderna (compresi i discount) contro il 28,3% del 2019.
La Mdd, secondo Teha, si afferma come unico canale in crescita del retail alimentare con +332 milioni. Inoltre circa il 27,2% del fatturato delle produzioni tipiche locali italiane, pari a 8,5 miliardi, viene generato dai marchi del distributore. E altresì la Mdd che va all’estero vale 4 miliardi, l’8% del totale dell’export di food & beverage made In Italy.
Dopo questi numeri, il presidente dell’Associazione distribuzione moderna, Mauro Lusetti, ha sottolineato il ruolo dei retailer durante il boom dei prezzi: “Ci siamo messi sulle spalle la lotta all’inflazione. E la Mdd ha contribuito a raffreddare i prezzi”. Quindi Lusetti ha aggiunto: “La marca privata italiana con il suo 31,5% ha enormi potenzialità di crescita rispetto alla media europea che si attesta al 50%, ma bisogna accelerare lo sviluppo. I primi 5 distributori italiani valgono il 50% del mercato contro una media europea del 70%. Bisogna lavorare di più sulla crescita aziendale perché questo consentirebbe anche di fare maggiore innovazione nella Mdd”.

Idm in trincea

Contestualmente all’avvio di Marca, Centromarca diffondeva una dichiarazione e i risultati di un sondaggio. Vittorio Cino, segretario generale dell’Associazione italiana dell’industria di marca, sosteneva che “con una quota di mercato del 68,4%, come evidenziato da NielsenIQ, l’industria di marca conferma la sua leadership nel mercato del largo consumo. Una quota tra le più elevate in Europa, contro il 31,5% della marca del distributore”.
Inoltre un sondaggio commissionato dalla stessa Centromarca conclude che i consumatori ritengono i prodotti di marca sicuri, affidabili, di qualità distintiva, sostenibili e unici nelle formulazioni.

Nei fatti però la Mdd erode quote all’Idm anno dopo anno. E non è escluso che nel lungo periodo l’Italia possa allinearsi all’Europa. A margine dell’inaugurazione di Marca, lo stesso Cino ha ammesso che “i trend in Italia e in Europa sono quelli che vediamo e non sono contestabili. Ma l’Idm ha le carte in regola per mantenere la leadership e affrontare le sfide del futuro”. Cino però stempera il clima da competizione che a volte prevale fra industria e distributori: "E' vero che la grande parte della Mdd è prodotta da piccole e medie imprese del largo consumo, ma queste fanno comunque capo a Ibc, l'associazione delle imprese del largo consumo".

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