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Bianchin (Gruppo torrefattori): la corsa dei prezzi del caffè continuerà. Tazzina verso 1,30/1,50 euro

Bianchin (Gruppo torrefattori): la corsa dei prezzi del caffè continuerà. Tazzina verso 1,30/1,50 euro
Bianchin (Gruppo torrefattori): la corsa dei prezzi del caffè continuerà. Tazzina verso 1,30/1,50 euro

Bianchin (Gruppo torrefattori): la corsa dei prezzi del caffè continuerà. Tazzina verso 1,30/1,50 euro

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci


Dopo il calo di tensione a cavallo dell’anno, le quotazioni internazionali del caffè sono tornate su livelli record decennali: +100% in 12 mesi per la varietà Arabica (la più pregiata) e +70% per la Robusta.

In Italia, le stime di Federalimentare indicano, per il 2021, una crescita della produzione di caffè dell’8%, dell’import di circa il 3% e un balzo dell’export del 12%.

Che succede? “Non è facile comprendere lo stato di salute del comparto del caffè - risponde Alessandro Bianchin (nella foto), presidente del Gruppo italiano torrefattori di caffè (piccoli e medi operatori prevalentemente dell’Horeca) -. Comunque l’import italiano di caffè verde è aumentato, rispetto all’anno prima, da 930 milioni di euro a 982. Il rincaro del costo della materia prima grezza - che coinvolge 927 torrefazioni oltre che bar e ristoranti - spingerà verso l’alto il prezzo della tazzina”.

Quali i motivi della corsa dei prezzi?

Durante il lockdown molti operatori hanno ridotto gli stock in magazzino, per poi ripartire con gli ordini dopo la fine delle restrizioni sanitarie. Un effetto elastico che ha generato congestione nei porti d’imbarco e soprattutto difficoltà nel reperimento di container adeguati al trasporto della materia prima. La normalizzazione ora richiede tempi molto lunghi.

E la componente speculazione?

C’è anche quella. La speculazione finanziaria internazionale si è accodata alla crisi, operando in Borsa senza ritirare il fisico ma gestendo entrate e uscite con strategie di puro profitto.

Gli aumenti però si sono visti poco al consumo nonostante le impennate delle quotazioni da un anno.

Arriveranno. In base ai rincari della materia prima e dell’energia, la tazzina dovrà portarsi nel range di prezzo di 1,30/1,50 euro per risultare remunerativo per il gestore.

Oltre ai nodi citati, ce ne sono degli altri nella catena delle forniture?

Il più serio è legato al prossimo raccolto del caffè. Causa siccità in Brasile e Colombia, principali produttori di Arabica, sono previsti tagli consistenti della produzione. Questo ovviamente manterrà alta la tensione sui corsi internazionali.

Fino a quando?

Prevediamo che le quotazioni internazionali si consolidino ancora nei prossimi mesi, forse fino a tutta primavera. In seguito dovrebbero stabilizzarsi sui livelli attuali, ma stiamo a vedere che succede.

Nel frattempo chiedete qualcosa al governo?

L’aggiornamento dei bandi per usufruire di contributi per l’internazionalizzazione, che ora sono terminati.

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