Secondo alcune ricerche condotte dall’ICE (istituto Commercio Estero) Il Belgio sta recuperando il suo ritardo nell’ e-commerce o commercio elettronico che dir si voglia. Dopo anni, durante i quali il settore contava molto meno che in altri Paesi europei, attualmente secondo la società Ogone di Bruxelles che gestisce i pagamenti via internet, ha cominciato una vera e propria scalata.

Nonostante ad oggi sia uno degli unici quattro Paesi del vecchio continente con una penetrazione della banda larga pari al 100%, nell’ambito delle nuove tecnologie e telecomunicazioni il Belgio raramente concorre come pioniere, contrariamente al Regno Unito e ai Paesi Bassi. Tuttavia, Ogone osserva cambiamenti sia da parte dei consumatori, sia da parte delle imprese.

Nel 2010 infatti la situazione è notevolmente cambiata: sono stati creati circa 90 negozi online al mese (mentre nel 2009 se ne registravano 80 ogni mese) e il numero di transazioni di e-commerce è aumentato del 27,5% per un totale di € 10,7 milioni. L’ammontare delle entrate è quindi cresciuto del 28%, raggiungendo i 903 milioni di euro.

In particolare il “social shopping”, attività proveniente dagli Usa in cui il consumatore è stimolato da prezzi molto bassi se compra entro una certa data, si è affermato come  strategia di marketing estremamente  efficace.