Assobioplastiche: crescita a due cifre nel 2015
Assobioplastiche: crescita a due cifre nel 2015
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Incrementi a due cifre per l’industria italiana delle bioplastiche nel 2016, a conferma che l’economia circolare rappresenta un fattore di controtendenza nella perdurante crisi economica ed è destinata a conoscere un grande impulso anche grazie agli accordi per una progressiva decarbonizzazione dell’economia sottoscritti da 195 Paesi del mondo alla COP 21 di Parigi.
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Lo studio del settore, effettuato da Plastic Consult - società indipendente che dal 1979 svolge studi e analisi di mercato nel settore delle materie plastiche -, è stato presentato a Roma nell’ambito dell’incontro “Verso la low carbon society: le opportunità offerte dall’industria delle bioplastiche” promosso da Assobioplastiche alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Con circa 210 aziende attive (+5%) – suddivisi in produttori di chimica e intermedi di base (4), produttori di granuli (16), operatori di prima trasformazione (128), operatori di seconda trasformazione (60), -, 2.000 addetti dedicati (+5,5%) per 54.500 tonnellate di manufatti prodotti (+25%) e un fatturato di 475 milioni di euro (+10%), la filiera nel 2015 ha registrato l’ingresso di nuovi 31 operatori sul mercato della prima trasformazione e, viceversa, l’uscita di 20 operatori della seconda trasformazione (diventati aziende di prima trasformazione).
Relativamente ai settori applicativi, delle 54.500 tonnellate di polimeri lavorati, il 73% è stato destinato alla produzione degli shopper monouso per la spesa, il 17% ai sacchi per la raccolta della frazione organica e il restante 18% suddiviso tra manufatti per l’agricoltura, la ristorazione, il packaging alimentare e l’igiene della persona.
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