Andriani e Apuliakundi: sì alla produzione di alga spirulina
Andriani e Apuliakundi: sì alla produzione di alga spirulina
- Information
Andriani, assumendo il ruolo di acceleratore d‘impresa, ha avviato una partnership con ApuliaKundi, giovane start up pugliese che nel 2010 ha dato vita in Italia ad un'idea nata in terra africana, in occasione di un progetto di cooperazione internazionale in un villaggio in Malawi.
Da quel momento ha scelto di occuparsi di ricerca nell'ambito delle micro alghe e di produzione di spirulina K, italiana, biologica, naturale e pura al 100%, contraddistinta da un alto valore nutrizionale; fonte di fibre, di ferro e di potassio.
La spirulina è una microalga antichissima, tra i primi esseri viventi del nostro pianeta che, grazie all'assorbimento di CO2 e il rilascio di ossigeno nell'ambiente, hanno dato origine alla vita sulla terra.
Non a caso Andriani e ApuliaKundi si sono unite sulla base di valori condivisi che le vedono concorrere insieme verso un obiettivo sinergico di sostenibilità ambientale: un'iniziativa imprenditoriale innovativa, con l'obiettivo di preservare le risorse naturali del pianeta come l’acqua.
L’impianto di coltivazione della spirulina installato ed ospitato presso la sede di Andriani a Gravina in Puglia, infatti, utilizza acqua proveniente dal suo processo di produzione della pasta, trattata attraverso un impianto di ossidazione abbinato ad uno di osmosi inversa, per la produzione della micro alga ApuliaKundi, chiudendo in tal modo il processo virtuoso di economia circolare messo in atto.
La spirulina prodotta da ApuliaKundi in cooperazione con Andriani, 100% italiana, naturale e biologica, è coltivata in un ambiente controllato, al fine di garantire standard qualitativi elevatissimi. La microalga, dopo essere stata raccolta dalle vasche di produzione attraverso filtri a maglie molto strette, è pressata, estrusa ed essiccata a freddo al fine di preservare le sue caratteristiche nutrizionali.
Successivamente, una parte di questa incredibile materia prima viene utilizzata da Andriani come ingrediente nella produzione di pasta biologica e naturalmente gluten free a marchio Felicia, e l'altra per diverse formulazioni ApuliaKundi, tra cui stick, compresse e prodotti funzionali già in commercio.
Per Felicia è stato sviluppato il formato spaghetti alla spirulina, che sta facendo il proprio ingresso in gdo. Sono inoltre allo studio nuovi formati. Il processo di pastificazione con le materie prime avviene aggiungendo la spirulina essiccata e macinata alla farina di riso integrale.
Considerata sin dall'antichità il “Cibo degli dei”, la spirulina è una microalga di colore verde-blu caratterizzata da un elevato valore nutrizionale e da un basso impatto ambientale, tanto da essere definita dalla Fao il “Cibo del futuro”. Si tratta di un alimento dall'elevato valore nutrizionale, con il più alto contenuto di proteine vegetali, circa il 60-65%, che contengono tutti gli aminoacidi essenziali - a differenza delle altre proteine vegetali - e con un basso contenuto calorico e di colesterolo. È un'alleata per tutti coloro che hanno bisogno di energia, che hanno carenze nutrizionali, che soffrono di celiachia, per vegani, vegetariani, sportivi, per chi segue una dieta alimentare o una dieta detox, per chi vuole fare prevenzione attraverso un corretto stile di vita e un'alimentazione sana ed equilibrata.
La produzione di Spirulina rappresenta un’alternativa sostenibile all'agricoltura convenzionale e, se realizzata in modo del tutto naturale, non ha costi per l’ambiente. Coltivare Spirulina, infatti, non causa inquinamento e contribuisce all'abbattimento dei gas serra, catturando CO2. Non causa erosione del terreno, contaminazione di acqua o distruzione forestale, non richiede l'utilizzo di pesticidi tossici ed erbicidi e necessita di meno acqua ed energia per Kg di proteine di qualsiasi altro alimento.
La coltivazione di questa alga, frutto della cooperazione tra Andriani e ApuliaKundi, si inserisce nel più ampio percorso verso la Carbon Neutrality - ovvero la compensazione, rimozione o assorbimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, derivanti dallo stabilimento produttivo - che Andriani si è prefissa di raggiungere entro il 2025.
In concreto, all'avvio del sistema di trigenerazione ha fatto seguito l’installazione di impianti fotovoltaici a copertura dei tetti dei capannoni aziendali. Come prossimi passi, si prevede la produzione di biogas derivante dal processo di fermentazione anaerobica delle biomasse, proveniente anche da filiere agroalimentari limitrofe. Miscela che, a seguito di un processo di upgrading, diventerà biometano. Le sostanze derivanti da questa trasformazione saranno poi reimpiegate: il digestato come fertilizzante per la filiera sostenibile di legumi di cui Andriani è capofila; il biometano, in forma liquida, come combustibile per l'autotrasporto delle merci, la CO2 recuperata da destinarsi alla produzione di alghe spirulina.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.