«Il “manifesto” per il rilancio degli investimenti rivolto al governo e firmato da Confindustria e dalle principali associazioni del mondo produttivo italiano è l’occasione per tornare a discutere sulla reale situazione economica in cui versa il Paese, e sulle soluzioni praticabili per riavviare il motore della crescita».
Così Sergio Imolesi, segretario nazionale di Ancd Conad, interviene nel dibattito avviato dal mondo produttivo sulla politica economica dell’esecutivo.
«Le proposte di legge attualmente all’esame del Parlamento, che intervengono in senso restrittivo sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali vanno nella direzione opposta a quella auspicata dalle imprese, e, come già affermato da più parti anche nel corso delle audizioni in Commissione Attività produttive alla Camera, rischiano di avere un effetto depressivo sui consumi e sull’occupazione. A chi guida il Paese non chiediamo nuovi paletti, ma una strategia di interventi per promuovere sviluppo e investimenti, e per dare un’iniezione di fiducia al tessuto produttivo e ai consumatori».
«In questo momento – sottolinea Imolesi – si sente più che mai la mancanza di un piano di liberalizzazioni che abbracci diversi settori produttivi, e promuova una serie di misure a costo zero per rilanciare la concorrenza reale. Nonostante anni di battaglie, comparti come quello della distribuzione dei medicinali sono gravati da pesanti oligopoli che paralizzano il mercato a danno dei consumatori. Da un governo che si definisce “del cambiamento” ci aspetteremmo su questo fronte una presa di posizione netta e soluzioni tempestive».
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