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Allevamento gallese: verso una leadership globale nella produzione sostenibile di carne ovina e bovina

Allevamento gallese: verso una leadership globale nella produzione sostenibile di carne ovina e bovina
Allevamento gallese: verso una leadership globale nella produzione sostenibile di carne ovina e bovina

Allevamento gallese: verso una leadership globale nella produzione sostenibile di carne ovina e bovina

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Redazione

Con la XXVI Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è appena tenuta a Glascow HCC - Meat Promotion Wales, Ente di promozione delle carni rosse gallesi nel mondo, da anni impegnata per rendere sempre più sostenibile la produzione dei suoi prodotti, non ha mancato di far sentire la sua voce.


Se è infatti vero che alcuni sistemi di allevamento intensivo sono parte della causa della crisi climatica, la risposta al problema non deve essere quella di smettere di mangiare carne rossa, ma di scegliere carne prodotta in un modo più sostenibile. In questo senso, la carne rossa prodotta in Galles è significativamente più sostenibile della media globale.

In Galles bovini e ovini sono allevati quasi esclusivamente in maniera non intensiva, con erba e acqua piovana, evitando così mangimi importati ad alta intensità energetica ed esercitando una pressione notevolmente inferiore sulle risorse naturali.

L’obiettivo di HCC è quello di rendere l'allevamento di ovini e bovini gallesi un esempio globale di come produrre cibo di qualità, in modo sostenibile ed efficiente.

I terreni sono una riserva di cattura del carbonio estremamente importante. Dato che la maggior parte dei terreni in Galles è gestita per scopi agricoli, il settore vanta una posizione davvero significativa. Le distese erbose del Regno Unito sequestrano circa 240 kg di carbonio/ettaro/anno. Ciò significa che ogni anno in Galles circa 318 milioni di kg di carbonio vengono eliminati dall'atmosfera grazie all'agricoltura gallese.

Le aziende agricole gallesi, inoltre, contribuiscono a creare e proteggere gli habitat naturali, garantendo il buono stato del suolo. Il lavoro degli allevatori gallesi è indispensabile per la protezione e il mantenimento del paesaggio circostante, come nel caso delle siepi campestri, habitat di molte specie animali: sono proprio i Welsh Farmers a prendersene cura e a sostenere il loro ruolo all’interno dell’ecosistema. Per secoli, infatti, gli allevatori di queste terre hanno avuto un ruolo centrale nel creare e mantenere il paesaggio rurale esattamente così come oggi lo conosciamo e apprezziamo.

Oltre a ciò, il numero di aziende agricole in Galles che producono energia rinnovabile è aumentato al 18%.

Acquistare carne gallese di manzo e agnello significa infine sostenere oltre 223.100 posti di lavoro e l’intera filiera di cibo e bevande, che vale oltre 6 miliardi di sterline per l'economia gallese.

HCC, insieme agli Enti Quality Meat Scotland (QMS) e Agriculture and Horticulture Development Board (AHDB), ha inoltre raccolto una serie di informazioni per fare maggiore chiarezza sulla reputazione della carne rossa britannica proprio in occasione di COP26.

Secondo i dati diffusi da CIEL 2020, ad esempio, tutto il bestiame nel Regno Unito è responsabile del rilascio del 6% del totale di emissioni di gas serra. Inoltre il Regno Unito è prevalentemente composto da zone agricole, con il 65%
costituto da terreno erboso. Questo terreno non è adatto alle colture, pertanto gli animali al pascolo rendono produttive queste aree come fonti alimentari, mantenendole vive per l’habitat della fauna selvatica, oltre a contribuire alla biodiversità.

L’apporto del bestiame del Regno Unito alle emissioni di gas serra è simile alla percentuale di emissioni di gas serra da rifiuti alimentari delle famiglie e delle aziende (5%) e di gran lunga inferiore a quella generata dai trasporti (27%) o dall’approvvigionamento di energia (21%).

Un altro mito da sfatare riguarda le emissioni di metano delle aziende agricole. Nell’allevamento i tre gas che vengono rilasciati nell’atmosfera sono anidride carbonica, metano e ossido di azoto. Questi gas si differenziano per potenza e tempo di permanenza in atmosfera. Per esempio, il metano è circa 28 volte più potente della CO2 ma permane soltanto per circa 12 anni, mentre la CO2 può permanere fino a 200 anni. Il metano biogenico (prodotto dai bovini) è un gas di flusso che può essere riciclato – quindi la sua durata di vita nell’atmosfera è minore.

Un altro punto importante riguarda l’elevato consumo di acqua: la realtà è che quasi tutta l’acqua usata per produrre carne bovina e ovina nel Regno Unito è acqua piovana.

L’acqua piovana rappresenta circa il 90% dell’acqua necessaria per produrre carne rossa e latticini in Gran Bretagna, ciò significa che occorre soltanto una piccola quantità di acqua trattata o di acqua di acquedotto per produrre carne bovina, ovina e suina britannica.


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