Acqua: un italiano su 3 snobba lo spreco in casa
Acqua: un italiano su 3 snobba lo spreco in casa
- Information
Si lavano i denti a getto aperto (27%), ignorano i rubinetti gocciolanti (43%), usano la lavastoviglie a prescindere dal carico (24%).
Ben un italiano su 3 (33%) non presta attenzione agli sprechi d’acqua in casa e, sia che si tratti di igiene personale sia che si tratti di lavare gli alimenti, a trionfare è il “non ci faccio caso”. I punti deboli di uomini e donne? Per lei i capelli, con quasi 4 donne su 10 che lasciano scorrere l’acqua. Per lui la barba, con un uomo su 3 che quando si rade lascia aperto il rubinetto per essere “più comodo nel pulire il rasoio dopo ogni passata”.
E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1300 italiani – uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio online sui principali social network per capire gli errori più diffusi in fatto di spreco d’acqua in casa.
Ma quanta attenzione prestano gli italiani al risparmio d’acqua nelle normali attività domestiche? Ad essere molto attento è solo il 13% mentre ben un italiano su 2 (51%) ne presta poca o nulla. Dall’igiene alla cura delle piante, l’ignoranza sul risparmio idrico tocca tutti gli ambiti possibili e immaginabili. In bagno, ad esempio, ci si affida più alla comodità e non sul consumo d’acqua. Ben il 33%, infatti, preferisce riempire una vasca perché “dà più relax” e il 32% si orienta sulla doccia perché “fa perdere meno tempo”. Per quanto riguarda i denti, ben il 27% degli italiani lascia aperto il rubinetto per “risparmiarsi la fatica di aprire e chiudere ogni volta”, e il 21% “non ci fa caso”. Anche barba e capelli sono attività ad alto consumo d’ acqua. Il 33% degli uomini ammette di lasciar scorrere l’acqua quando si radono perché “viene più comodo pulire il rasoio”, mentre il 36% delle donne quando fa lo shampoo lascia aperto il rubinetto per tutto il tempo.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.