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Aboca, nuova certificazione di qualità per le coltivazioni bio

Aboca, nuova certificazione di qualità per le coltivazioni bio
Aboca, nuova certificazione di qualità per le coltivazioni bio

Aboca, nuova certificazione di qualità per le coltivazioni bio

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Fabio Massi

Aboca rinnova la certificazione Biodiversity Alliance, questa volta ottenendo il punteggio massimo di 100/100.

È la prima volta, dall’introduzione 5 anni fa di questa metodologia di analisi, che un’azienda raggiunge questo risultato. La certificazione Biodiversity Alliance testimonia il grado della qualità biologica dei terreni agricoli e il livello di conservazione della biodiversità.

L’attestazione rilasciata da parte di Ccpb (Consorzio per il controllo dei prodotti biologici, ente accreditato dal Ministero per le Politiche Agricole che da oltre 30 anni si occupa di attestazioni di aziende del settore agro-alimentare, nonché uno dei maggior enti certificatori a livello nazionale) fa seguito ad un processo di analisi che coinvolge oltre 6600 aziende. Mediamente, le imprese ottengono la certificazione con un punteggio di 79/100.

Aboca, che in passato aveva ottenuto la certificazione con ottimi risultati, si conferma un modello di rilievo nel contesto italiano ed internazionale per quanto riguarda le pratiche agricole, un esempio a livello europeo.

Le analisi effettuate sui terreni di Aboca - 1700 ettari tra Toscana e Umbria condotti in regime biologico – testimoniano che la qualità del suolo è addirittura migliorata nel corso del tempo, grazie a un avanzato lavoro di pianificazione, lavorazione e selezione delle colture. Segno di una gestione dei terreni non solo sostenibile, ma addirittura rigenerativa.

Lo studio compiuto da Ccpb è basato sul calcolo dell'indice Qbs (Qualità biologica del suolo) e nel 2020 ha riguardato nello specifico delle colture in Valdichiana e Valtiberina di biancospino, grindelia, altea, sorgo e melograno, piante dalle quali Aboca ricava i sistemi di sostanze vegetali utilizzati per i propri prodotti terapeutici. Analizzati per la prima volta anche terreni destinati al pascolo di suini e bovini allevati allo stato brado. Tramite accurate ispezioni e campionature dei terreni è stato rilevato un alto grado di biodiversità, ovvero una fauna del suolo estremamente ricca, vitale e caratterizzata da un elevato grado di adattamento.

Aboca rifiuta l’utilizzo di pesticidi e OGM e sostiene il progetto di FederBio “Cambialaterra” per informare e sensibilizzare i consumatori sui rischi dell’agricoltura convenzionale e sull’utilizzo di fertilizzanti di sintesi.

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