A novembre vendite al dettaglio di alimentari -6,3%. Retailer: rischio tracollo dei consumi
A novembre vendite al dettaglio di alimentari -6,3%. Retailer: rischio tracollo dei consumi
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di Emanuele
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A novembre 2022 frena la caduta delle vendite di prodotti alimentari e non.
Istat stima che su
base annuale le vendite al dettaglio a novembre 2022 hanno segnato un aumentano
a valore del 4,4% (+1,3% a ottobre) e un calo a volume del -3,6% (-6,3% a
ottobre).
Spacchettando
i dati, le vendite degli alimentari crescono a valore del +6,6% (effetto
inflazione) e calano a volume del 6,3% rispetto all’anno prima. Il non food registra,
rispettivamente, +2,9% e -1,8%.
A livello di canali, a novembre, gli ipermercati registrano una crescita a
valore, su base annuale, del 6,1% e i super del 7,4%; i
discount segnano +10,3%.
Rischio crollo
Il 2022 è stato un anno segnato da un livello di inflazione che non si
registrava, nel nostro Paese, da 37 anni. A dicembre i prezzi al consumo registravano
un balzo dell’11,6% su base annua.
Secondo Federdistribuzione, il 2023 si apre in continuità con l’anno precedente, all’insegna dell’incertezza e con un’inflazione acquisita che, come stima l’Istat, si attesta intorno al +5,1%. Secondo le previsioni dell’ufficio studi di Federdistribuzione, se la spinta inflazionistica registrata finora dovesse ulteriormente proseguire nei prossimi mesi, si rischierebbe un’ulteriore frenata nei consumi.
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