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A luglio vendite al dettaglio -4,5%. Prodotti premium penalizzati, meglio la Mdd

A luglio vendite al dettaglio -4,5%. Prodotti premium penalizzati, meglio la Mdd
A luglio vendite al dettaglio -4,5%. Prodotti premium penalizzati, meglio la Mdd

A luglio vendite al dettaglio -4,5%. Prodotti premium penalizzati, meglio la Mdd

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Neanche i flussi turistici dell’estate spingono i consumi.

A luglio, secondo le rilevazioni Istat, le vendite al dettaglio su base annuale sono aumentate del 2,7% a valore e sono calate del 4,5% a volume.
Il conto più salato lo si paga negli acquisti di alimentari, anche se in rallentamento: sono aumentati (per effetto dell’inflazione) del 5,6% a valore, ma si sono contratti del 4,7% a volume. I prodotti non food, rispettivamente, +0,5% e - 4,3%. Lo scorso luglio l’aumento dei prezzi nel carrello della spesa era del 10,2%.

Nel non alimentare, l’aumento maggiore del valore riguarda i prodotti di profumeria e cura della persona (+7,5%), in caduta libera gli elettrodomestici (-4,7%), l’informatica e telefonia (-3,6%).
Quanto ai canali commerciali, rispetto a luglio 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita del 5,9% nei supermercati e del 4,2% negli ipermercati. Nei negozi low cost l’aumento dei prezzi è, in percentuale, più pesante: +10,5% nei discount. Le piccole superfici arretrano dello 0,1%. Infine, il commercio elettronico segna un rimbalzo del 2%.
In calo le vendite al dettaglio anche nell'Eurozona: a luglio, su base annua, è -1%, rispetto al -1,2% indicato dal consensus degli analisti.

Quadro più cupo

Per Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi Confcommercio, "la stima delle vendite al dettaglio di luglio è coerente con la fase di rallentamento economico, fenomeno generalizzato in Europa. In Italia il ridimensionamento della domanda è diffuso tra i prodotti, mentre, per quanto riguarda i canali, colpisce in misura più significativa le imprese di minori dimensioni. Se il dato puntuale non è allarmante, è, invece preoccupante il quadro che si sta delineando mettendo a sistema gli indicatori congiunturali relativi a terzo trimestre. Sono declinati l’occupazione, la fiducia di famiglie e imprese e le vendite al dettaglio, dentro un quadro internazionale fattosi più cupo a causa di sporadici ma significativi segnali di rialzo dei corsi delle materie prime energetiche. Rispetto alle attese, potrebbe essere meno brillante lo stesso contributo del turismo".

Pe Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, “i dati sui volumi di vendita fotografano una situazione di debolezza dei consumi nonostante il rallentamento dell’inflazione, evidenziando una situazione economica che rimane complessa per le famiglie”.

Poi aggiunge: “Dalle analisi sulla composizione delle vendite del 2023, emerge, per effetto di un cambiamento delle abitudini di acquisto delle famiglie di questi ultimi mesi, orientate sempre più verso un’ottica di risparmio e convenienza, come la fascia dei prodotti premium risulti la più penalizzata. Una situazione che sta incidendo negativamente in particolare sui volumi di vendita di molti prodotti dell’industria di marca, mentre si registra una continua crescita per i prodotti a marca del distributore. La Mdd, garantendo un acquisto di qualità alla giusta convenienza, si conferma sempre più come uno strumento efficace anche per difendere il potere d’acquisto delle famiglie, oltre a rappresentare un importante sostegno per molte filiere del made in Italy”.





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