Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

A gennaio i prezzi tornano a salire: +5,4% nel carrello della spesa

A gennaio i prezzi tornano a salire: +5,4% nel carrello della spesa
A gennaio i prezzi tornano a salire: +5,4% nel carrello della spesa

A gennaio i prezzi tornano a salire: +5,4% nel carrello della spesa

Information
Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Con l’anno nuovo l’inflazione risolleva la testa.

I dati preliminari di Istat indicano a gennaio un aumento dei prezzi dello 0,8% su base annua da +0,6% del mese precedente. Anche nel carrello della spesa risale la febbre, dal +5,3% al +5,4%, un decimale in più del dato tendenziale di dicembre. E il segnale che nel primo mese dell’anno sono arrivati nuovi aumenti sugli scaffali. Secondo l’Istituto di statistica, l’accelerazione su base annuale dell’inflazione è dovuta all’aumento dei trasporti (da +3,7% a +4,3%) e dei beni alimentari non lavorati (da +7,0% a +7,5%).
Giova ricordare che i prezzi medi del 2023 relativi al solo grocery (alimentari più prodotti per la cura della casa e della persona) erano cresciuti del 9,5% e dell’8,4% nel 2022.
Nell'Eurozona (20 Paesi), a gennaio l’inflazione annua ritorna a scendere dopo un mese di rimbalzo (forse accadrà anche per l’Italia a febbraio): segna un +2,8% a gennaio contro il +2,9% del mese precedente. In dettaglio, le stime per la Germania sono del +2,9% e per la Francia del +3,1%.

Occhio alla geopolitica

Per Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, “l’inflazione, in leggera risalita, al momento non risente eccessivamente delle recenti criticità geopolitiche di cui occorrerà monitorare l’evoluzione nel tempo, ma di fattori relativi ai beni energetici regolamentati e, per il carrello della spesa, del permanere di tensioni sui beni alimentari non lavorati”.

Buttarelli però sottolinea che “restiamo in un contesto caratterizzato da consumi deboli e da sensibili cambiamenti nelle abitudini d’acquisto delle famiglie per affrontare gli effetti inflattivi. In questo scenario economico ancora complesso, rimane fondamentale sostenere le nostre imprese, auspicando in particolare l’avvio di un processo di riduzione dei tassi d’interesse e un’estensione al settore della distribuzione moderna del piano Industria 5.0, per agevolare gli investimenti delle aziende sia in ambito digitale sia in chiave di efficientamento energetico”.

  • Ti è piaciuto l'articolo?

    Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.

       
    EdizioniDMh50  

Logo Ristorazione Moderna

distribuzionemoderna.info

- Copyright © 2024 Edizioni DM Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano | P. IVA 08954140961 - Tutti i diritti riservati | Credits