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Pmi e sfide all’espansione internazionale
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Pmi e sfide all’espansione internazionale
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Per le piccole e medie imprese italiane i costi sono la principale barriera all’espansione all’estero, mentre si registra un cauto ottimismo rispetto alla ripresa sebbene oltre la metà delle aziende ritenga che la situazione economica nel 2011 rimarrà sostanzialmente invariata. Inoltre, la gestione delle spedizioni è percepita come una criticità e tra i criteri che guidano la scelta del corriere espresso vi è soprattutto la garanzia che le merci siano trasportate in sicurezza, possano essere tracciate e che si possa contare su un efficiente servizio di assistenza clienti. Sono questi in sintesi i risultati di una ricerca condotta da Demoskopea interrogando 600 Pmi italiane per conto di Ups.
Dall’indagine “Pmi e spedizioni, come i servizi di corriere espresso possono aiutare la piccola e media imprenditoria italiana ad essere più competitiva all’estero”, emerge sì che l’uso del courier può facilitare le aziende in termini di crescita del business, tuttavia il pieno potenziale dei servizi logistici avanzati risulta non essere ancora pienamente compreso dagli utilizzatori. “Dopo gli anni della crisi economica, che hanno determinato una diminuzione delle esportazioni dai paesi europei, avevamo l’esigenza di capire quale fosse il sentiment delle aziende italiane sulla situazione economica, eventuali ostacoli all’internazionalizzazione, e i loro bisogni in merito a servizi di trasporto e logistica”, ha spiegato Frank Sportolari, amministratore delegato di UPS Italia.
“Abbiamo quindi deciso di interrogare imprese che fossero significative per l’economia Italiana - aggiunge Sportolari - ma anche potenzialmente interessanti per il nostro business, ovvero piccole e medie imprese produttive con una propensione all’internazionalizzazione. Queste aziende sono il motore per lo sviluppo economico del paese”.
Oltre ai costi elevati correlati all’espansione all’estero (secondo la valutazione del 40% degli intervistati), altri forti ostacoli sono l’eccessiva burocrazia per l‘avviamento delle attività (26%) e la complessità delle regole doganali (18%). Benché la ricezione di informazioni in tempo reale sullo status delle spedizioni sia indicato come il servizio più utilizzato dal campione (70%), è anche il servizio potenzialmente più interessante (54%) per le aziende che ancora non utilizzano questi strumenti. Tra i servizi aggiuntivi che i corrieri espresso possono offrire vengono indicati come interessanti i software per la gestione delle spedizioni (53%) e l’assistenza nelle pratiche doganali (28%). Quest’ultima risulta più utilizzata e soprattutto potenzialmente interessante per le aziende che lavorano con i paesi asiatici e con l’America. Sono inoltre indicati come “desiderata” la gestione dei resi (18%), la possibilità di processare le spedizioni cargo attraverso lo stesso network (18%) e il ritiro dopo le 7 di sera (17%).
Dall’indagine “Pmi e spedizioni, come i servizi di corriere espresso possono aiutare la piccola e media imprenditoria italiana ad essere più competitiva all’estero”, emerge sì che l’uso del courier può facilitare le aziende in termini di crescita del business, tuttavia il pieno potenziale dei servizi logistici avanzati risulta non essere ancora pienamente compreso dagli utilizzatori. “Dopo gli anni della crisi economica, che hanno determinato una diminuzione delle esportazioni dai paesi europei, avevamo l’esigenza di capire quale fosse il sentiment delle aziende italiane sulla situazione economica, eventuali ostacoli all’internazionalizzazione, e i loro bisogni in merito a servizi di trasporto e logistica”, ha spiegato Frank Sportolari, amministratore delegato di UPS Italia.
“Abbiamo quindi deciso di interrogare imprese che fossero significative per l’economia Italiana - aggiunge Sportolari - ma anche potenzialmente interessanti per il nostro business, ovvero piccole e medie imprese produttive con una propensione all’internazionalizzazione. Queste aziende sono il motore per lo sviluppo economico del paese”.
Oltre ai costi elevati correlati all’espansione all’estero (secondo la valutazione del 40% degli intervistati), altri forti ostacoli sono l’eccessiva burocrazia per l‘avviamento delle attività (26%) e la complessità delle regole doganali (18%). Benché la ricezione di informazioni in tempo reale sullo status delle spedizioni sia indicato come il servizio più utilizzato dal campione (70%), è anche il servizio potenzialmente più interessante (54%) per le aziende che ancora non utilizzano questi strumenti. Tra i servizi aggiuntivi che i corrieri espresso possono offrire vengono indicati come interessanti i software per la gestione delle spedizioni (53%) e l’assistenza nelle pratiche doganali (28%). Quest’ultima risulta più utilizzata e soprattutto potenzialmente interessante per le aziende che lavorano con i paesi asiatici e con l’America. Sono inoltre indicati come “desiderata” la gestione dei resi (18%), la possibilità di processare le spedizioni cargo attraverso lo stesso network (18%) e il ritiro dopo le 7 di sera (17%).
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