Nel Gruppo Master Investments - holding della famiglia Sacchi, che opera nel settore del benessere attraverso partecipazioni detenute in A&D Spa (marchi Matt e Forsan), Salix (integratori alimentari, dispositivi medici e prodotti dietetici), Almas (bevande, succhi e creme vegetali), Mare (gestione di immobili strumentali) - entra, con una quota del 35%, B.F. Spa.
Quotata all’Mta, B.F. è a capo di un insieme di società attive nel mondo agro-industriale, fra le quali spicca il gigante agricolo Bonifiche Ferraresi che, con i suoi 6.700 ettari, è la più grande azienda agricola italiana per Superficie agricola utilizzata (SAU).
Il risultato è la nascita di
Progetto Benessere Italia (Pbi), nuovo nome di Master Investments, detenuta per il 65% dalla famiglia Sacchi, tramite la nuova holding MayMat Investments, e per il 35% da B.F.
Abbiamo chiesto a
Stefano Sacchi, Amministratore delegato di Master e di Pbi di parlarci di questo accordo.

Qual è l’obiettivo?

L’obiettivo della nuova realtà è di consolidare la posizione di leadership nel mercato del benessere, sviluppando, sulla base di una filiera completa, un interessante piano di crescita in tutti i canali - in Italia e all’estero - anche grazie a forti sinergie a vari livelli, dal marketing, alla logistica, alla produzione, alla comunicazione…Quanto ad A&D bisogna ricordare che è un’azienda totalmente italiana, nata all’inizio degli anni Novanta dall’intuizione e dall’esperienza di Aldo e Laura Sacchi nello sviluppare e distribuire marchi e prodotti di largo consumo nella Dmo. La società ha 45 dipendenti e registra un giro d’affari superiore ai 37 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta fortemente positiva. Le rimanenti società industriali del Gruppo fatturano poco meno di 20 milioni di euro.

Parliamo dei valori…

Progetto Benessere Italia ha una valenza importante e unica nel suo genere, visto che l’entrata di BF nella compagine societaria crea una grandissima opportunità di sviluppo nel comparto del benessere della persona, un tema che è al centro delle nostre strategie di crescita e che consentirà, ai due partecipanti, di consolidare, insieme, la propria posizione di principale gruppo, al 100% italiano, attivo nella filiera completa dell’integrazione alimentare e degli alimenti e cosmetici per il benessere. Tutto questo nel rispetto della concezione originaria alla base del successo di gruppo Matt, che vede, da sempre, in primo piano la condivisione, fra le singole società, delle linee strategiche e sinergiche di sviluppo, la realizzazione di importanti occasioni comuni di crescita, nel rispetto dell’autonomia gestionale e operativa delle varie aziende.

Quali sono gli elementi comuni che hanno portato all’alleanza?

L’operazione è nata 12 mesi fa e trae origine proprio da caratteristiche condivise, come il controllo al 100% della filiera, una filiera che, attraverso la Gdo, si presenta in prima persona al consumatore finale. Non dimentichiamo che Bonifiche Ferraresi ha lanciato, nel 2018, un proprio marchio, ‘Le stagioni d’Italia’ che alligna pasta, riso, cereali, tisane, miele, olio Evo, presenti sugli scaffali della moderna distribuzione. Quanto all’universo Matt, dunque comprese le partecipate – che spazia su integratori, dispositivi medici, prodotti di natura erboristica, prodotti per sportivi, vitaminici, minerali, cosmetici –, il legame con il retail è notorio ed è storicamente un elemento distintivo e basilare. In tutto questo ciò che conta molto è che si tratti di una filiera al 100% italiana. Il nostro Paese è leader in Europa nei prodotti biologici funzionali e negli integratori e, dunque, la nostra origine è una garanzia di successo e sicurezza.

E l’aspetto delle sinergie?

I nostri marchi e ‘Le stagioni d’Italia’ non si sovrappongono minimamente e sono anzi complementari. Stiamo studiando le possibili sinergie che ci permetteranno di aiutare la crescita di entrambi i brand nella grande distribuzione organizzata. Al di là di ciò, sono evidenti i vantaggi collaborativi immediati: BF è fortissima nella coltivazione di cereali e di erbe officinali e dunque può aiutarci molto, soprattutto a monte, mentre noi possiamo coadiuvarla a valle, presso il trade e il consumatore, dove i nostri portabandiera resteranno sempre Matt e Forsan.

Il vostro settore è dinamico da anni. Come ha reagito alla crisi sanitaria?

Faccio una premessa: in un momento tanto complicato come questo riuscire a chiudere un’operazione come quella descritta è stata un’ulteriore prova del successo del nostro core business, il benessere. Ha giocato, in positivo, il fatto che l’alimentare non si sia praticamente mai fermato, pur fra molti problemi logistici. Avendo 130 rack jobber, che lavorano per noi sul territorio, siamo riusciti a garantire la continuità e, anche per questo, stiamo guadagnando quote di mercato. Siamo anche stati fortunati: il mercato in cui operiamo ha retto meglio di altri, perché l’attenzione verso il proprio benessere è diventata, naturalmente, ancora più marcata e oggi siamo addirittura in crescita rispetto alle medie di un anno fa.

Come comunicherete Progetto Benessere Italia?

Il plus più significativo, sia per il trade, sia per il consumatore, è, come ho detto, il controllo della filiera che garantisce l’italianità della maggior parte dei nostri prodotti. E questo sarà il valore forte della comunicazione sia sui packaging, sia sui vari canali. Il nostro e-commerce (shopdelbenessere.it), è molto dinamico e in sviluppo e costituisce anche un forte elemento di notorietà, nonché uno dei pilastri del nostro marketing, pur rappresentando una parte residuale del nostro volume d’affari, rimanendo la Gdo e lo specializzato il nostro vero core business. Importante anche la nostra presenza sui grandi social, come Facebook e Instagram, dove intratteniamo, attraverso la società di comunicazione Meridian Communications che ci assiste, un rapporto intenso e continuo con il consumatore, che è attentissimo alle occasioni d’uso dei prodotti, alle giuste dosi, ai benefici, ai canali di acquisto. Una vera fame di informazioni, soddisfatta anche mediante un numero verde dedicato.

Gruppo Matt ha un assortimento molto ampio. Quali sono i vostri best seller?

Alcuni prodotti, specie nella panificazione e nelle bevande vegetali, hanno rotazioni importanti. La nostra galletta di mais, per esempio, è la più venduta in Italia nella propria categoria. Anche fra gli integratori ci sono prodotti fortemente dinamici. Qui l’elemento chiave è l’innovazione, che stimola la curiosità e l’acquisto. Perciò, per questo segmento, abbiamo tantissime nuove idee che verranno lanciate l’anno prossimo. Negli ultimi 12 mesi il focus del gruppo ha riguardato soprattutto gli integratori vitaminici e i prodotti per lo sport, anche grazie a un testimonial come il campione di nuoto, Gabriele Detti.

Abbiamo detto, all’inizio, che l’Italia è leader nel settore. Questo vale anche per l’export?

Nella produzione il nostro Paese è molto forte e a questo corrisponde un mercato interno importante dal lato della domanda, con un valore che ha raggiunto 3,5 miliardi di euro nel 2019, in crescita del 4 per cento. Dunque, le premesse per crescere di più oltre confine ci sono tutte e questo è uno degli scopi di Progetto Benessere Italia. Attualmente uno dei mercati che rispondono meglio è la Cina, ma non mancano altre occasioni da esplorare. Tornando alla nostra Italia, osservo che la Gdo ha ampi spazi di crescita, decisamente superiori agli altri canali, e che la domanda è talmente forte da determinare una significativa richiesta di private label, un ramo di attività in cui la nostra partecipata Salix è leader, con un fatturato che è passato, negli ultimi 8 anni, da 2,5 a più di 18 milioni di euro.