Realtà industriale di primo piano in Italia nella trasformazione delle materie plastiche, Ilip è impegnata da diversi anni nell’innovazione e nella ricerca, intese come ampliamento di gamma e utilizzo di materie prime rispettose dell’uomo e dell’ambiente. Riccardo Pianesani, legale rappresentante di Ilpa srl, divisione Ilip, ci illustra le ultime novità e i progetti dell’azienda bolognese.

Con la divisione Ilip siete specializzati nell’imballaggio dei generi ortofrutticoli. Quali sono le vostre ultime innovazioni in questo settore in termini di materiale utilizzato?
Nel 2002 siamo stati tra i primi in Italia a introdurre l’utilizzo di un materiale a elevata ecocompatibilità come il pla - un polimero naturale derivato dalla fermentazione dell’amido di mais che viene del tutto smaltito in natura senza effetti sull’ambiente - per la realizzazione di imballaggi per l’ortofrutta. Dal 2005 utilizziamo il pla anche nella produzione di una linea di stoviglie monouso totalmente ecocompatibile, Ilip Bio. Sempre nella direzione della salvaguardia ambientale va l’utilizzo dell’r-pet, un materiale ottenuto da raccolta differenziata e riciclo meccanico, per la produzione dei nostri imballaggi.
 
E per quanto riguarda i modelli?
La nostra ultima novità è un innovativo packaging appositamente studiato per le pere e per i kiwi. Realizzati in pla, i nostri nuovi clamshell avvolgono completamente i frutti in modo da garantire una migliore conservazione del prodotto durante il trasporto e far arrivare al consumatore finale pere e kiwi privi di ammaccature e maturi al punto giusto.

Quanto è importante l’area ricerca&sviluppo per Ilpa?
Continua ricerca su materie ecocompatibili e su materie plastiche tradizionali: sono queste le due principali direttrici lungo le quali si sviluppa la nostra politica di innovazione. Ilip è da sempre attenta all’innovazione e alla ricerca, sia in materia di salvaguardia ambientale che di ampliamento della gamma. La nostra mission è da sempre quella di garantire ai nostri clienti soluzioni globali e su misura e per questo investiamo costantemente, nel ramo degli imballaggi ortofrutticoli come in quello del monouso, nello studio di prodotti innovativi e funzionali.

In quale canale siete presenti con le stoviglie monouso?
Ci proponiamo sul mercato con una gamma completa declinata su sette linee e composta da 200 referenze. I canali su cui veicoliamo i nostri prodotti vanno dalla distribuzione moderna ai grossisti, passando per la ristorazione collettiva. Facendo una stima generale la gdo pesa circa il 45% e l’horeca il 23%. In entrambi i canali per distinguersi rispetto ai competitor è fondamentale essere sempre rivolti all’innovazione. Negli ultimi anni abbiamo lavorato moltissimo per migliorare la resistenza alle alte temperature delle nostre stoviglie monouso e dei nostri contenitori da gastronomia, puntando in particolar modo sul polipropilene, materiale adatto al congelamento e alla cottura in forno a microonde.

Cosa sviluppate esattamente per la gdo?
Nelle catene della gdo proponiamo innanzitutto le nostre linee a marchio: Ilip Bio, una linea completa di stoviglie, piatti, bicchieri e contenitori biodegradabili al 100%, realizzati completamente con pla; Più e Più, piatti e bicchieri in polipropilene più resistente e riutilizzabile delle stoviglie in plastica tradizionale; Monet, stoviglie colorate ideali per compleanni, feste e altre occasioni. Sviluppiamo inoltre linee di private label per alcune importanti catene della gdo, che nell’ultimo periodo hanno aumentato i ritiri a seguito dell’ottimo apprezzamento dei prodotti sugli scaffali da parte dei loro clienti.