La grande sfida di RetailPro
La grande sfida di RetailPro
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Annunciato nel 2020 in parternship con il Gruppo Pam, RetailPro è un nuovo protagonista della Gdo che, attraverso una rete commerciale composta da punti vendita di formati differenti, opera nel centro-sud Italia, con un particolare focus in Campania, andando così a completare una presenza già affermata e riconosciuta a livello nazionale dell’insegna Pam.
Abbiamo fatto il punto con il Direttore commerciale di RetailPro, Attilio Rocco.
Quanti sono oggi i punti vendita della vostra rete e come si potrebbe sintetizzare la vostra filosofia?
Di fatto siamo operativi sul mercato dall’8 gennaio 2021 e oggi contiamo circa 70 punti vendita con una metratura media intorno ai 600 mq. Quando pensiamo alle dimensioni dei nostri negozi dobbiamo immaginare le taglie dei capi di abbigliamento: quindi dalla XS alla XXL, sulla base dei cluster assortimentali, che traduciamo in due declinazioni d’insegna, ossia supermercato e superstore. Ovviamente ci sono state difficoltà iniziali, considerato il periodo che stiamo attraversando, ma poi i risultati che, piano piano, abbiamo registrato, e la risposta dei nostri clienti, ci hanno dato la giusta carica per affrontare questa nuova sfida con grinta. I progetti su cui tanto abbiamo lavorato prima della partenza, per presentare una novità che fosse differenziante, sono andati tutti a regime, rispettando la tabella di marcia che ci eravamo proposti. Ci riteniamo quindi molto soddisfatti di quanto realizzato finora, soprattutto se teniamo presenti, appunto, tutti i problemi che una pandemia può comportare.
Perché non attendere, per il vostro debutto, che la pandemia passasse?
Il progetto è stato finalizzato poco prima dello scoppio del Covid. Le problematiche e le difficoltà sono state molteplici: costruire da zero un’azienda, tenendo presenti le restrizioni che ci impedivano di spostarci, e incontrare fisicamente professionisti strategici per poter partire, tanto per fare qualche esempio. Poi c’è anche un tema macroeconomico, legato alla capacità di spesa di tante persone, alle quali sicuramente bisogna venire incontro con servizi moderni e convenienti. Il che ci ha ispirato nel costruire le nostre strategie e la nostra offerta commerciale, cercando di adeguarle ai nuovi bisogni del periodo Covid e, allo stesso tempo, al soddisfacimento dei desideri dei nostri clienti. Ma alla fine, oggi, dopo pochi mesi dall’inizio del nostro nuovo progetto, in RetailPro possiamo contare su una squadra di validissimi collaboratori, che ha scelto di essere parte, con passione e dedizione, di questa nuova avventura. Invece di rimandare abbiamo preferito adeguarci a nuove necessità, nuovi bisogni, nuove domande. Abbiamo lavorato per presentare un nuovo “PROgetto” che offrisse le giuste risposte. E questa rincorsa prosegue, visto che, sul versante del mercato, la nostra nuova offerta ha ricevuto riscontri positivi e un’accettazione entusiasta da parte dei consumatori, che hanno saputo leggere le novità implementate come risposta anche a tutto quello che il Covid ci ha costretto a cambiare e accettare.
E il contributo all’occupazione?
Questo è un punto che ci riempie di orgoglio, perché, in un momento così delicato, siamo riusciti a dare un apporto significativo in termini di lavoro, in particolare sul territorio campano. Quando è cominciata questa “avventura” eravamo in 4: oggi, solo presso i nostri uffici della sede centrale, siamo arrivati a essere circa 60, senza contare tutto l’indotto generato da collaborazioni con soggetti terzi, per la gestione in outsourcing di alcune aree e servizi, come la logistica e le nostre piattaforme, o, ancora, tutti i collaboratori della nostra rete di punti vendita.
Qual è il profilo dei manager e imprenditori che hanno dato vita alla società?
Ognuno di noi ha un’esperienza pregressa e questo favorisce una ‘contaminazione’ utile alla crescita. È un gruppo di lavoro che condivide un obiettivo comune, e collabora tutti i giorni, dagli imprenditori proprietari dei punti vendita, ai loro stessi dipendenti, che sono poi la nostra prima interfaccia con i consumatori finali, senza dimenticare tutti coloro che fanno parte della grande squadra del Ce-di… lì dove è tutto cominciato. Con impegno e determinazione, tutti insieme, continuiamo a costruire.
E il presidio regionale?
È in corso un’importante operazione di sviluppo. Siamo già presenti in diversi territori, tra cui Campania, Molise, Puglia e Lazio. Un ottimo risultato visto che siamo una realtà nuova nel panorama del retail, una realtà, che ha l’obiettivo di creare una rete commerciale di punti vendita dai formati differenti. RetailPro opera, come abbiamo detto all’inizio, nel centro-sud Italia, con una corposa rete di Pdv in particolare in Campania, andando a completare una presenza già affermata e riconosciuta a livello nazionale. È importante ricordare come la nostra rete sia ben radicata nelle aree Nielsen 3 e 4: il che vuol dire facilitare lo sviluppo e l’occupazione nelle aree meno fiorenti del Paese.
Ai tempi della vostra fondazione si è sempre parlato di partnership con Pam e non di un accordo di master franchising. Qual è la differenza?
In realtà siamo tecnicamente un master franchising di Pam, il quale, attraverso la nostra partnership e con l’apertura dei nostri punti vendita, raggiunge una presenza sul territorio, si può dire, nazionale. Come RetailPro, operiamo con insegna Pam attraverso punti vendita declinati in supermercati e superstore. Ma il rapporto che si è creato va ben oltre… infatti parliamo di un’azienda storica della grande distribuzione, che ci onoriamo di avere all’interno della nostra struttura societaria: Pam è presente nel nostro capitale sociale e, con una sua rappresentanza, anche nel nostro consiglio di amministrazione. La nostra è una vera e propria evoluzione del classico modello di Gdo. Anche operativamente condividiamo vari standard di offerte, servizi e format commerciali ma, tecnicamente, abbiamo concordato una flessibilità che ci consente di essere “adeguati alla domanda” in base al territorio di competenza. E da qui nascono anche i nostri nuovi progetti, molti dei quali orientati alla sostenibilità, come l’adesione della totalità dei nostri punti vendita a Too Good To Go, all’iniziativa Bottle to Bottle di Coripet (36 impianti operativi e 5.000.000 di bottiglie riciclate) e l’attivazione di ‘Più ricicli più risparmi’ che riconosce 3 euro di buoni sconto ai clienti ogni 200 bottiglie in Pet riciclate. È uno scambio di esperienze, territori e idee che consente a tuti i partecipanti una costante crescita.
Nelle private label avete affiancato ai marchi Pam anche vostri marchi esclusivi?
Lavoriamo con prodotti a marchio Pam, ovviamente. Dal gruppo Pam abbiamo ereditato, nella sua totalità, il progetto della private label, con le 10 linee che ne compongono l’assortimento e il posizionamento sul mercato, e che ci hanno consentito, da subito, di accontentare i bisogni dei nostri clienti con la qualità dei prodotti a marchio Pam, per differenti esigenze e necessità. In altri casi abbiamo dato un contributo e abbiamo ampliato l’offerta ispirandoci al nostro territorio di provenienza, cioè la Campania. Per fare un esempio, abbiamo assortito il reparto vini con una selezione di bianchi e rossi campani che prima non c’erano. Così facendo, i nostri consumatori hanno più opportunità di scelta e, al tempo stesso, abbiamo dato l’opportunità a diverse aziende vinicole di farsi conoscere. Di fatto è un’operazione win win, che ci permette di esprimere, ancora meglio, il valore dell’insegna sul nostro territorio.
Quali sono i vostri ulteriori piani di sviluppo in termini di nuove aperture?
Abbiamo da poco aperto il supermercato più piccolo della rete, a una settimana di distanza dall’apertura di un nuovo e innovativo superstore di oltre 1.200 mq fuori regione, a Termoli, in Molise. Invece l’ultimo “piccolo gioiellino”, come amiamo definirlo noi, di appena 200 mq circa, è stato inaugurato a Pianura, Napoli: al momento è un’eccezione rispetto allo standard dei nostri punti vendita. Stiamo lavorando alle prossime nuove aperture ma - senza voler svelare troppo - posso anticipare che, a inizio ottobre avremo, il battesimo del primo supermercato Pam nella provincia di Caserta, a oggi zona ancora scoperta per la nostra insegna, ma a noi particolarmente cara, perché RetailPro è un’azienda campana e i nostri uffici centrali sono ubicati proprio nel Casertano.
E per il canale e-commerce?
Abbiamo la piattaforma “Pam a casa” che noi trattiamo quasi come una terza insegna. C’è un team dedicato, che lavora quotidianamente per migliorare sempre di più il servizio. Abbiamo dato una spinta importante perché, in pochissimo tempo, sono nate alcune app in grado di coprire bene i diversi territori. Questa poi è un’altra inevitabile conseguenza del Covid, con la spesa online che è diventata quasi alla portata di tutti. E noi di RetailPro, presentandoci sul mercato nel 2021, non potevamo che adattarci, come dicevo già prima, e offrire un nuovo servizio che, fin dal primo giorno, è stato attivo sulla totalità dei nostri negozi Pam, anche con il “clicca e ritira”. Ovviamente la user experience varia da città a città, ma è un servizio richiesto e che funziona in maniera fluida. Siamo molto soddisfatti, perché tutti i nostri punti vendita possono offrire anche questa opportunità. È con orgoglio uno dei “PROgetti” ai quali abbiamo lavorato prima di presentarci sul mercato e che oggi ci caratterizza e ci differenzia.
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