Grissin Bon è attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti da forno, quali grissini e fette biscottate. L’azienda è presente nei diversi canali commerciali come grossisti, dettaglianti, indipendenti, nella grande distribuzione, nella distribuzione organizzata e nel catering e produce anche a marchio privato per i principali gruppi che costituiscono la grande distribuzione nazionale ed estera.

Dottor Scanarini, com’è andata per Grissin Bon nel 2012? Come si è chiuso l’anno in termini finanziari?

Direi che l’anno si è concluso positivamente se non altro sul fatturato che è in crescita del 5%, chiuderemo, infatti, a 73 milioni di euro. Il problema è un po’ quello della marginalità, che con i rincari forti che ci sono stati sulle materie prime dal mese di luglio 2012, non ancora trasferiti sugli aumenti di listino ci hanno penalizzato un po’ il bilancio, oltre ad un’incidenza promozionale che comincia ad avere sempre più peso.

Il fatto di lavorare anche molto per le catene distributive proprio come co-packer in qualche modo vi ha aiutato o non ha contribuito molto al raggiungimento dell’obiettivo positivo che avete raggiunto lo scorso anno?

Diciamo che questo ci aiuta perché noi abbiamo gli spazi produttivi, abbiamo la tecnologia, abbiamo potenziato le linee, le abbiamo automatizzate, quindi ci siamo strutturati per fornire la grande distribuzione e anche la marca privata.
Il problema di fondo è l’andamento oscillante delle materie prime, sulle quali intervengono delle speculazioni che fanno sì che, non potendole trasferire sul prezzo di vendita nell’immediato, diventino penalizzanti e quindi dobbiamo assorbirle noi e questo sicuramente ci impone di ridurre il bilancio, ci porta a ridurre il rendiconto in modo abbastanza pesante.

Come vede le prospettive per il 2013?

Diciamo che Il 2013 sarà un anno abbastanza difficile se non altro nei primi 6-7 mesi, questo è un mio personale parere, ma allo stesso tempo un’opinione che raccolgo in giro un po’ da tutti gli operatori del mercato. Penso sia  importante resistere oggi, quindi fondamentale resistere nel modo migliore. Poi mi auguro che la seconda parte del 2013 sia un anno più positivo, si trovino anche un equilibrio delle materie prime, queste ci possono permettere di avere anche degli spazi per poter investire, continuare a investire in pubblicità e in comunicazione come noi facciamo, oltre alla ricerca che per noi è fondamentale.

Su cosa state lavorando anche da un punto di vista di marketing mix, quali sono gli assets su cui vi muovete con maggior impegno ed attenzione?

Adesso abbiamo in programma la presentazione di due nuovi prodotti; poco tempo fa abbiamo lanciato i “Fagolosi” ai cereali poi abbiamo lanciato la festa biscottata al camut che non esiste sul mercato, se non d’importazione. Quindi stiamo facendo, grazie anche a queste tipologie, degli ampliamenti di gamma.