Carrefour Italia – 4,85 miliardi di fatturato 2016 e 1065 punti vendita, di cui 472 diretti – è sempre all’avanguardia sul versante dell’innovazione. Nel solo mese di luglio ha messo in campo il primo Express ‘3 minuti’ di 160 mq, a Genova, il primo Market ‘Attrazione 2.0’ a Pomezia (Roma) e il primo Supeco a Trofarello (To) di 1550 mq, seguito, il 26 luglio, da quello di Borgomanero (No). Nel frattempo sta attuando, presso l’iper di Carugate (Mi), una varietà di soluzioni di vendita molto sofisticate.
In particolare Express ‘3 minuti’ permette ai clienti di trovare, nel negozio, una colazione veloce, una rapida pausa pranzo, uno snack o una cena già pronti, oltre a molte referenze da acquistare. È anche possibile usufruire di servizi utili per le commissioni quotidiane, dalle 7 alle 23, 7 giorni su 7. Il concept è stato ideato per creare una forma di convenience, intesa come massima praticità, per i clienti, che hanno a disposizione la stampa di foto digitali, tablet e Wi-Fi gratuiti, ticket per la mobilità urbana o biglietti in promozione per le principali attrazioni della città (Acquario, Cinema, Aquafan ecc..).
Abbiamo chiesto a Grégoire Kaufman, direttore commerciale e marketing, di tirare un bilancio e dare un denominatore comune a questa nuova ondata di proposte, che fa seguito, tanto per citare alcune tappe recenti, al lancio, a Milano Corso Garibaldi, a dicembre 2016, del primo Express Urban Life (120 mq), incentrato in modo quasi esclusivo sulla ristorazione, socializzazione e tempo libero, o del primo Express Eat&Shop (250 mq), che da giugno dello scorso anno, offre, nella vicina Via San Marco, sempre nel quartiere di Brera, un mix bilanciato fra libero servizio e offerta ristorativa.


Noi ci adattiamo a tutte le esigenze dei nostri clienti con i vari format. Il percorso di diversificazione ha avuto una grande spinta circa 3 anni, quando, per venire incontro alla fascia di domanda più alta, abbiamo ideato Carrefour market Gourmet. Diversamente, attraverso Supeco, già presente in Argentina, Spagna e Romania, mettiamo l’accento su una formula che, abbinando il cash&carry b2c con il soft discount, punta sul matrimonio fra qualità e risparmio. L’innovazione ci consente di aggiornare la rete, selezionando le formule di maggiore successo. Eat&Shop e Urban Life, per esempio, ci hanno permesso di toccare con mano che oggi la grande distribuzione, specie nei centri storici, non può più fare a meno della ristorazione. Express‘3 minuti’ invece enfatizza il concetto di comodità, altro elemento nucleare per il consumatore di oggi, che ha bisogno di risolvere in breve tempo molte esigenze diverse.

Quali i programmi futuri dei nuovi format?

Per ‘Eat&Shop’ prevediamo di continuare lo sviluppo. Per ‘3 minuti’ l’inaugurazione è ancora fresca e decideremo meglio in futuro. Non prevediamo comunque di esportare queste insegne in altri Paesi, come la Francia, in quanto ogni nazione ha le proprie peculiarità e dunque il suo successo in Italia non dà garanzie di un’accoglienza altrettanto positiva. Si possono certo fare opportuni adattamenti, ma essi vanno declinati secondo i gusti locali. Per quanto riguarda Supeco il discorso è diverso: l’argomento della convenienza è comune a tutti i popoli, e il marchio, partito in altre nazioni, come Argentina, Spagna e Romania è entrato in modo naturale in Italia. Diversamente in Francia c’è una struttura distributiva con discounter già fortemente consolidati: la maggiore competizione consiglia prudenza.

Rimaniamo in Francia: qui il drive ha ormai superato le 4.000 unità. In Italia vari operatori stanno lavorando a questa formula. Qual è l’orientamento di Carrefour?

Il drive inteso come modalità di consegna delle merci in realtà è già attivo nella nostra rete da anni, grazie al click&collect e alla consegna a domicilio. Se invece intendiamo con la parola ‘drive’ una struttura dedicata solo al ritiro in auto posso dire che anche noi abbiamo fatto un paio di prove, ma non mi sembra una formula molto indicata e radicata nelle abitudini degli italiani, presso i quali invece il trend forte e crescente è l’acquisto online nella sua interezza, a prescindere da come avviene poi il ritiro.

Veniamo a Carrefour Market “Attrazione 2.0”. Il nuovo format, aperto H24, 7 giorni su 7, con oltre 16.000 referenze, si estende su una superficie di vendita di 2.500 mq ed è concepito per unire le eccellenze in termini di servizi e assortimento, creando così un punto di riferimento a livello di vicinanza al cliente. Cosa possiamo aggiungere?

Focus del modello, che discende da nostri oltre 30 gourmet, sono sicuramente la promozione, il prezzo e la convenienza, con prezzi bloccati tutto l’anno, grandi formati e offerte dedicate, mantenendo grande attenzione ai localismi, cuore pulsante dell’offerta assortimentale, che conta oltre 1.000 referenze dedicate. Per quanto concerne la parte food, uno spazio di circa 60 mq viene dedicato alla zona bio, con oltre 800 referenze, tra cui prodotti da agricoltura biologica, senza glutine, per vegetariani, vegani, salutisti e free from. Continuano l’offerta un’oliveria, la baccaleria, la gastronomia tradizionale, la macelleria con hamburgheria, la pescheria a servizio, basata sul pescato locale del Tirreno (Anzio, Gaeta), la panetteria con il forno tradizionale e con pizza alla teglia e una ricca cantina di vini, con le migliori etichette del territorio. Una parte del market è dedicata alla profumeria shop in shop, con assortimento completo di profumi, cosmetici e prodotti per la cura del corpo.
Proposto in modo innovativo, anche il non food stagionale, il bazar casalingo con l'area piccoli prezzi e il tessile, con il Corner Tex che raccoglie un’ampia scelta di abbigliamento tecnico per l’attività sportiva.

E l’iper di Carugate, nella cintura milanese?

Si parla sempre di punto vendita del futuro. Invece direi che le soluzioni che stiamo adottando fanno già parte del presente, un presente evoluto, ma pur sempre presente. Se parliamo di totem digitali, di schermi touch screen per ricevere informazioni di ogni tipo, di integrazione spinta con il cellulare, che consente di ottenere notizie sui prodotti e le promozioni, ma anche di pagare presso casse intelligenti, parliamo obiettivamente di oggetti ormai indispensabili. Questo adeguamento non rimarrà confinato nel pilota, ma esteso altrove, per adeguare i negozi alla tecnologia diffusa.

Carrefour è stato il primo a lanciare, già nel 2012, a partire da Carrefour Market di Milano, Piazza Principessa Clotilde, l’orario continuato, H24, 7 giorni su 7, che oggi interessa circa 1.100 punti vendita. Qual è il suo giudizio sull’iniziativa a 5 anni di distanza?

Molto positivo. Il distributore deve essere in grado, prima di tutto, di accontentare le richieste del consumatore e il nostro consumatore ha risposto bene a questo plus. Evidentemente abbiamo dovuto fare qualche aggiustamento, in quanto non in tutte le aree l’orario illimitato è un’esigenza sentita e giustificata. Del resto la sperimentazione è uno dei rischi del mestiere.

Concludiamo con ‘Terre d’Italia’, la vostra linea di specialità alimentari.

È certamente un grande successo: le crescite sono elevate, premiano il territorio circostante e oggi stiamo esportando il marchio in altre nazioni, dal Belgio al Brasile. Nessuna catena francese ha, allo stato attuale, una gamma tanto estesa di specialità italiane, sulla quale Carrefour Italia sta investendo ulteriormente con l’ampliamento della linea del fresco e freschissimo.